Nel 2024 oltre 3.700 Comuni al voto. Seggi a Firenze, Bari e Cagliari

Nel 2024 oltre 3.700 Comuni al voto. Seggi a Firenze, Bari e Cagliari
Antonio De Caro
3 dicembre 2023

Bari, Firenze, Cagliari, Campobasso, Potenza e Perugia. Sono solo alcuni, i più grandi, dei 3.701 comuni che la prossima primavera rinnoveranno il sindaco e il consiglio comunale. Di questi, 3.512 appartengono a regioni a statuto ordinario, 192 invece fanno parte delle regioni a statuto speciale. Sei sono i capoluoghi di regione, ventisette quelli di provincia. La data delle elezioni non è stata ancora decisa ma dovrebbe oscillare tra il 15 aprile e il 15 giugno 2024. Il 9 giugno sono già convocate le elezioni europee e starà al Governo decidere sull’accorpamento.

I 192 comuni appartenenti alle cinque regioni a statuto speciale possono decidere se svolgere le elezioni nello stesso giorno in cui si tengono a livello nazionale o in un’altra data. Il numero totale dei comuni alle urne potrebbero aumentare nel caso in cui alcuni fossero sciolti o commissariati, ma entro il 24 febbraio prossimo. Questo risultato delle urne difficilmente potrà condizionerà anche il voto per la successione di Antonio Decaro alla guida dell`Anci, in programma nell`ottobre 2024. Nell’elenco dei comuni chiamati a rinnovare il primo cittadino non ci sono le città metropolitane più grandi, Roma, Milano, Torino, Bologna, Napoli, tutte in mano a sindaci di centrosinistra e più pesanti in termini di delegati Anci con diritto di voto. Tra i candidati a ricevere il testimone dal sindaco di Bari si parla di Stefano Lo Russo sindaco di Torino (che ospiterà proprio la prossima assemblea nazionale Anci nell’ottobre prossimo, ndr), di Matteo Lepore, sindaco di Bologna, e Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli. Ecco le scelte dei partiti e le alleanze nei sei capoluoghi di Regione che andranno al voto nella primavera del 2024.

Bari

Nel centrosinistra il dopo Decaro è avvolto in una fitta nebulosa alla ricerca di un nome bandiera che unisca l`intera coalizione. Per il momento da una parte c`è il Pd e altre associazioni civiche con tre papabili candidati sul tavolo: il deputato Marco Lacarra, e gli assessori comunali Paola Romano e Pietro Petruzzelli e dall`altra Sinistra Italiana, Verdi, La Giusta Causa, PSI, Italia Viva, +Europa, Casa del Popolo, Base Italia e Bari Bene Comune, che punta invece sull’avvocato Michele Laforgia. Ancora nessun nome nel centrodestra, ma per i vertici provinciali di FdI, FI, Lega, Nm e Udc c`è la consapevolezza di volersi presentare uniti e compatti in tutte le elezioni amministrative nella regione.

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Cagliari

Il primo ad essere sceso in campo è stato Massimo Zedda, già sindaco a Cagliari dal 2011 al 2019, con il movimento `Progressisti`. Ma per il centrosinistra ci sono anche Piero Comandini, segretario regionale del Pd, e Guido Portoghese, esponente di punta del Pd cagliaritano. C`è chi auspica le primarie, ma per il momento ancora non è stata presa una decisione in merito. Intanto, nei giorni scorsi, la segretaria del Pd, Elly Schlein, ha lanciato un appello all`unità a Zedda e Soru (Progressisti), in vista delle regionali in Sardegna. Il centrodestra sta cercando intanto un`intesa sul candidato per le regionali: chiusa questa pratica, a cascata, verranno sciolti tutti i nodi per le comunali. Per Cagliari sul tavolo c`è il nome del sindaco uscente, Paolo Truzzu, di FdI, disponibile a un secondo mandato, nel caso in cui il Cdx alle regionali scegliesse un altro candidato. Ma tra i papabili per la corsa alla poltrona del Palazzo Civico si potrebbero inserire anche la senatrice di Fratelli d`Italia, Antonella Zedda, coordinatrice regionale di Fdie il deputato Pietro Pittalis, di Forza Italia.

Campobasso

L`attuale sindaco, Paola Felice del M5s, è al secondo mandato e senza una deroga da parte dei vertici romani del MoVimento non può ricandidarsi. Felice si è ritrovata sullo scranno più alto di Palazzo San Giorgio, dopo l`elezione al consiglio regionale del Molise dell`ex sindaco di Campobasso, Roberto Gravina, nel giugno scorso. Il centrodestra dopo il successo nelle regionali punta a prendersi anche Campobasso. Nel centrosinistra, i rapporti tra Pd e M5s non sono idilliaci e la quadratura del cerchio sul candidato sindaco al momento sembra lontana. In casa Dem si propone le primarie di coalizione, allargate a tutte le formazioni politiche che faranno parte del campo progressista. Nel centrodestra sono due i nomi più ricorrenti su cui far convergere i voti di coalizione, Alberto Tramontano della Lega e Salvatore Colagiovanni dei Popolari per l`Italia, il più votato alle comunali del 2019.

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Firenze

I nomi di cui si discute di più sono entrambi del Partito democratico. Molto accesa è la sfida tra l`attuale assessora al Welfare, Sara Funaro e l`ex assessora all`urbanistica, Cecilia Del Re, tagliata fuori dalla Giunta per alcune divergenze, in particolare su tramvia e limitazioni ai veicoli inquinanti, col sindaco Dario Nardella. La direzione del Pd si sta muovendo compatta sul nome di Funaro, con l`obiettivo di evitare le primarie che Del Re, forte di un evento con oltre mille persone al Tuscany Hall, richiede con insistenza. Sul fronte del centrodestra tutto tace. L`unico nome trapelato sulla stampa è quello dell`attuale direttore delle Gallerie degli Uffizi, il tedesco Eike Schmidt, fortemente caldeggiato da Fratelli d`Italia, almeno a livello cittadino e regionale. La Lega pare poter convergere su questo nome, mentre i meno possibilisti serpeggiano in Forza Italia.

Potenza

Malgrado nel 2019, grazie all`elezione a sindaco di Mario Guarente, la Lega abbia conquistato il primo capoluogo di regione al Sud, oggi sembra difficile che il centrodestra possa scommettere su un suo “bis” a Palazzo di Città. E non è solo per l`ultimo posto che Guarente si è visto affibbiare nella graduatoria ‘Governance Poll 2023’, del Sole 24 Ore. La maggioranza che lo sostiene in consiglio comunale mostre delle crepe perché non tutti hanno condiviso le scelte fatte dal sindaco in questi anni. Nel centrosinistra, Vincenzo Telesca è il nome che circola con più insistenza per la corsa a sindaco. Avvocato, consigliere comunale dal 2014, secondo molti potrebbe essere la figura capace di raccogliere il consenso in un campo progressista allargato.

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Perugia

Dopo aver conquistato il comune di Terni, Alternativa Popolare di Stefano Bandecchi punta il suo obiettivo su Perugia, proponendo come candidato sindaco Davide Baiocco. Ap si dice pronta a raccogliere i voti necessari mettendo insieme una coalizione di liste slegate dai partiti e dai movimenti tradizionali. Nel centrodestra il nome del candidato sindaco dovrebbe essere indicato da FdI: due le ipotesi l`assessore Margherita Scoccia e il presidente del consiglio regionale, Marco Squarta. Intanto il sindaco uscente di Perugia, Andrea Romizi di FI e il consigliere regionale, Andrea Fora, Patto civico, nei giorni scorsi hanno siglato un patto che li vede insieme per le prossime amministrative, scompaginando i piani del cdx. Nel centrosinistra, per il momento è tramontata l`ipotesi di candidare Serse Cosmi. L`ex allenatore del Perugia, che ha lanciato il progetto sociale `PlayTime Perugia` per realizzare iniziative di tipo sportivo e culturale dedicati ai cittadini, ha declinato ogni invito a scendere in campo.

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