Neonata morta, primi indagati. Il folle contratto dell’elisoccorso di Catania

Neonata morta, primi indagati. Il folle contratto dell’elisoccorso di Catania
13 febbraio 2015

di Maurizio Balistreri

“L’intera catena che si è occupata della vicenda” della neonata morta in ambulanza durante il trasferimento da una clinica di Catania all’ospedale di Ragusa è finita sotto inchiesta della procura di Catania. La conferma è arrivata dal Procuratore etneo Giovanni Salvi che ha spiegato che attualmente sono in esame le responsabilità di quanti hanno fatto parte della “catena che si è occupata della vicenda”. Maggiori chiarimenti arriveranno certamente dai risultati dell’autopsia decisa dai magistrati sul corpo della piccola, e che sarà effettuata all’inizio della prossima settimana.  Nel frattempo, l’assessore regionale alla Sanità della Sicilia Lucia Borsellino ha dato mandato ”di eseguire gli accertamenti” sulla neonata morta dopo il parto a Catania ”chiedendo il massimo rigore e inflessibilità sulla catena di responsabilità”. E’ quanto dice lo stesso assessore al termine del vertice che si è tenuto all’assessorato con i responsabili degli ospedali coinvolti. ”Il mio pensiero, come donna e madre, va alla famiglia alla quale mi sento vicina e, da assessore, mi impegno ad avvalermi di tutti gli strumenti necessari per fare luce sulla vicenda e assumere i relativi provvedimenti conseguenziali”.

L’ASSESSORE Inoltre, la Borsellino, ha sottolineato che “le linee guida nazionali sulle urgenze neonatali sancite dal Ministero della Salute sono parte integrante della programmazione sanitaria regionale già da alcuni anni, ed è sul puntuale rispetto di tali linee direttrici che ho dato mandato di eseguire gli accertamenti, chiedendo il massimo rigore e inflessibilità sulla catena di responsabilità”. “Il mio pensiero, come donna e come madre, va alla famiglia – ha detto ancora la Borsellino – alla quale mi sento vicina e, da assessore mi impegno ad avvalermi di tutti gli strumenti necessari per fare luce sulla vicenda, e assumere i relativi provvedimenti consequenziali”. Borsellino ha incontrato i manager sanitari delle strutture ospedaliere di Catania e Ragusa coinvolte nella vicenda, nonché la responsabile della Centrale Operativa 118 per il bacino della Sicilia orientale. L’assessore, ha avviato l’attività ispettiva per la quale già a ieri ha chiesto formalmente la presenza del ministero della Salute nella composizione della Commissione di verifica, subito individuata nella sua compagine assessoriale. L’insediamento della Commissione è fissato per la prossima settimana.

L’ELISOCCORSO Ad aggravare la già tragica vicenda, il folle contratto di servizio dell’elisoccorso. In pratica, “a Catania gli elicotteri non volano di notte in quanto il servizio è garantito solo dall’alba al tramonto”. Ad affermarlo il responsabile del servizio elisoccorso in Sicilia, il comandante Ciro Manzo. “Il servizio notturno c’è a Palermo, Caltanissetta, Messina, e Lampedusa”, ricorda il comandante.

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