Niente proroga transizione Brexit, decisione Uk è definitiva

Niente proroga transizione Brexit, decisione Uk è definitiva
Boris Johnson
12 giugno 2020

Il governo britannico non chiederà alcuna proroga per il periodo di transizione, in cui resta nel mercato unico e nell’Unione doganale dell’Ue pur non partecipando più alle sue istituzioni, che si concluderà il prossimo 31 dicembre. La decisione è definitiva, dal momento che questa è stata la conclusione del “Joint Committee” (Comitato misto) Ue-Regno Unito, nella sua riunione di oggi in videoconferenza, che era l’ultima occasione per inoltrare la richiesta. Lo ha affermato il rappresentante dell’Ue nel Comitato misto, il vicepresidente della Commissione europea responsabile delle relazioni interistituzionali, Maros Sefcovic, durante una conferenza stampa online nel pomeriggio a Bruxelles.

Il cancelliere del Ducato di Lancaster Michael Gove, che rappresenta il governo di Londra nel Comitato misto, “mi ha confermato che il Regno Unito non chiederà una proroga del periodo di transizione”, ricordando che “questa è stata la promessa fatta ai cittadini britannici durante l’ultima campagna elettorale” e che che anche “il premier Boris Johnson è stato molto esplicito su questo”, ha riferito Sefcovic. E siccome è proprio il “Joint Committee” l’organismo a cui Londra avrebbe dovuto chiedere una possibile proroga, entro la fine giugno, e questa era l’ultima riunione in cui poteva farlo, “io assumo questa come la conclusione definitiva di questa discussione”; è “una decisione definitiva”, ha aggiunto il vicepresidente della Commissione.

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Questa circostanza, ha sottolineato Sefcovic, ora comporta una pressione ancora maggiore sui negoziatori, e in particolare sul negoziatore capo europeo Michel Barnier, per intensificare nelle prossime settimane le trattative, ancora in alto mare, sulle relazioni economiche e commerciali future fra Ue e Regno Unito, in modo da avere “chiarimenti tecnici entro la fine del mese, e riunioni dei comitati specializzati durante l’estate, per pervenire a delle conclusioni preliminari all’inizio di settembre”. Inoltre, resta il problema dell’impreparazione da parte britannica delle condizioni operative che permettano di far funzionare la soluzione prevista nel protocollo sull’Irlanda e l’Irlanda del Nord dell’Accordo di recesso, riguardo ai controlli doganali nell’Isola. Secondo il vicepresidente della Commissione, comunque, anche Gove ha convenuto sulla necessità di intensificare i negoziati.

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