Obama e Castro a Panama aprono nuova era Usa-Cuba (VIDEO)

Non hanno risparmiato sulle parole, il presidente statunitense Barack Obama e il leader cubano Raul Castro, per la prima volta seduti allo stesso tavolo, a Panama, con un’altra trentina di leader per il Summit delle Americhe, dove dovrebbe aver luogo anche uno storico faccia-a-faccia. “Il fatto che il presidente Castro e io sediamo entrambi qui rappresenta un’occasione storica” ha affermato Obama, che ha anche stretto la mano al fratello di Fidel Castro. E il leader cubano, non ha fatto mancare le sue lodi. “Il presidente Obama – ha detto – è un uomo onesto”. La giornata di ieri ha, effettivamente, tratti storici. Al di là del fatto che dal 1956 non s’incontravano in un bilaterale i leader dei due paesi, per gli Usa Cuba ha sempre rappresentato una spina nel fianco, il principale nemico regionale, sottoposto a embargo dal 1962. Ma, con Obama, le cose sono cambiate. “Questa modifica nella politica Usa è un punto di svolta per la nostra intera regione” ha affermato l’inquilino della Casa bianca.

Non che, da un momento all’altro, tutte le divergenze siano state messe da parte. C’è mezzo secolo di ferite – dallo sbarco nella Baia dei Porci alla crisi dei millisi nucleari – da sanare. E i due leader sono parsi consapevoli che ci sono ancora importanti ostacoli da superare prima di arrivare a una normalizzazione dei rapporti, che sono rotti dal 1961. “Io penso che non sia un segreto, il presidente Castro sarà certamente d’accordo, che noi continueremo ad avere significative differenze tra i nostri due paesi” ha detto il leader Usa. “Continueremo a sostenere – ha proseguito – i valori universali che noi pensiamo siano importanti. Io sono certo che il presidente Castro continuerà a sostenere le questioni che ritiene importanti”. Castro, dal canto suo, ha ribadito la volontà di Cuba di “dialogo” con gli Usa e ha sottolineato affermato che la questione dell’embargo “deve essere risolta”. Inoltre, ha fatto notare che una “decisione rapida” degli Usa sulla cancellazione di Cuba dalla lista dei paesi che sostengono il terrorismo sarebbe vista come un “passo positivo”. (Fonte Afp)

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