Oltre 200mila nuovi contagi in un giorno. E’ un record assoluto dall’inizio della pandemia da Covid-19, quello registrato nelle ultime 24 ore in Italia. Numeri che mettono la “Sanità territoriale in tilt” con la pressione sugli ospedali che sale, come rileva la Fondazione Gimbe, segnalando che sono aumentati, infatti, del 28% i ricoveri e del 21,6% le terapie intensive nella settimana dal 29 dicembre al 4 gennaio rispetto a quella precedente. In particolare, viene messo in evidenza, continuano a crescere i ricoveri con sintomi (12.912 vs 10.089) e le terapie intensive (1.392 vs 1.145).
In dettaglio, secondo l’odierno bollettino del ministero della Salute sull’emergenza coronavirus, sono 219.441 i nuovi contagi a fronte di 1.138.310 tamponi molecolari e antigenici effettuati. Il tasso di positività è dunque del 19,28%, in aumento rispetto al 17,3% di ieri (189.109 nuovi casi su 1.094.255 test). Le vittime sono invece 198, in calo rispetto a ieri (231). Sono 1.467 i pazienti in terapia intensiva in Italia, 39 più di ieri. Gli ingressi giornalieri sono 177. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 13.827, 463 in più rispetto a ieri. Con i nuovi casi odierni, gli italiani attualmente positivi sono oltre un milione e mezzo.
Secondo i dati Agenas del 5 gennaio a livello nazionale il tasso di occupazione di posti letto occupati da pazienti Covid nei reparti ospedalieri sale al 21% e, in 24 ore, cresce in 13 regioni: Calabria (al 33%) Liguria (32%), Abruzzo (17%), Lombardia (23%), Marche (24%), Molise (13%), Piemonte (25%), Puglia (13%), Sardegna (11%), Sicilia (25%), Toscana (17%), Umbria (28%), Veneto (21%). Stabili oltre soglia del 15%: Basilicata (20%), Campania (19%), Emilia Romagna (18%), Friuli (24%), Lazio (20%), PA Trento (19%). Il tasso è in calo nella PA Bolzano (16%) e Valle d’Aosta, che col 45% resta la regione con la situazione più critica.
