Omicidio di ‘ndrangheta, dopo 32anni carabinieri incastrano secondo killer

31 gennaio 2020

Dopo 32 anni i carabinieri sono riusciti ad incastrare il secondo killer dell’omicidio di Giuseppe Cartisano, ucciso nel 1988 in un bar di Reggio Calabria. Le dichiarazioni di alcuni pentiti hanno fatto ripartire le indagini: fondamentale il riscontro del Dna, grazie a tecniche più avanzate, con cui è stato identificato Vincenzino Zappia, già detenuto per altre cause. Killer per la potente cosca di ‘ndrangheta dei “De Stefano – Tegano”, ai tempi riuscì a scappare, seppur ferito nel conflitto a fuoco con i militari in cui morì l’altro omicida. Il tenente colonnello Massimiliano Galasso, comandante del reparto operativo.

“Caparbietà investigativa e utilizzo delle più moderne tecnologie di indagine”, sono stati questi gli elementi che hanno consentito ai carabineiri di Reggio calabria di far luce su uno dei delitti più efferati degli anni Ottanta, nell’ambito della seconda guerra di ‘ndrangheta, un periodo criminale buio che ancora oggi domina le scelte della criminalità organizzata della provincia di Reggio Calabria. I morti della seconda guerra di ‘ndrangheta furono oltre 700.

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