Omicron inarrestabile, le regioni che rischiano il “giallo”

Omicron inarrestabile, le regioni che rischiano il “giallo”
Il coordinatore del Cts, Franco Locatelli
28 dicembre 2021

Tornano a correre i contagi Covid in Italia. Esaurito l’effetto festività sui tamponi, i nuovi casi positivi nelle ultime 24 ore sfiorano gli 80mila. Con la variante Omicron che si sta diffondendo e il netto aumento di casi, il governo sta valutando una riduzione della quarantena, almeno per i vaccinati con tre dosi, per non paralizzare il Paese. Domani è atteso il parere del Comitato tecnico scientifico, ma Alessandro Vergallo, presidente nazionale degli anestesisti e rianimatori ospedalieri, avvisa: “Sotto il profilo sanitario, l’abbiamo visto in Germania, è più efficace un lockdown per i non vaccinati che andare a ridurre la quarantena per i contatti di un positivo. Ma sono scelte che deve fare la politica, tenendo conto anche di un equilibrio con le attività economiche e sociali del Paese”.

In cifre, secondo l’odierno bollettino del ministero della Salute sull’andamento della pandemia, in Italia sono 78.313 mentre sono 202 i morti. Cifre che portano a un totale di contagiati pari a 5.756.412 e di vittime pari a 136.955. Rispetto a ieri (30.810 contagi, 142 morti) si contano 47.503 casi e 60 decessi in più. Con oltre un milione di tamponi effettuati, i casi testati positivi tornano a crescere sensibilmente, colpa anche dei pochi test effettuati nei giorni di Natale. Si pensi che a ieri i nuovi contagi erano 30.810 su 344mila tamponi. Esattamente sono 1.034.677 i nuovi tamponi effettuati rispetto a ieri: il tasso di positività si attesta al 7,57% (in calo: ieri era al 9%). Aumentano anche i ricoveri nei reparti ordinari, 366 persone ricoverate in più, su un totale di 10.089, e altre 19 posti letto occupati in terapia intensiva, che porta a 1.145 il totale.

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Aumenta il numero delle Regioni italiane che subito dopo Capodanno rischiano di cambiare colore a causa dell’aumento massiccio di casi Covid-19. Oltre a Piemonte e Lombardia, di cui si parla già da giorni, anche la Sicilia potrebbe passare in zona gialla da lunedì 3 gennaio. Occhi puntati anche sulla Lombardia, che presenta incidenza a 746 nuovi casi settimanali ogni 100mila abitanti e tassi di occupazione del 12% per le TI e del 15% per i reparti ordinari. Al momento la maggior parte delle regioni italiane si trova in zona bianca. In fascia gialla ci sono Friuli Venezia Giulia, Veneto, Liguria, Calabria, Marche e le province autonome di Trento e Bolzano. Intanto, il Comitato Tecnico Scientifico si riunirà domani alle 11 per pronunciarsi su eventuali modifiche dei tempi di quarantena, in particolare per i vaccinati che vengono a contatto con persone risultate positive. Le Regioni invieranno agli esperti un documento che contiene una serie di richieste sulla gestione dell’autoisolamento, in cui si chiede l’azzeramento della quarantena per le persone che hanno copertura vaccinale, in particolare quelle con terza dose effettuata.

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