Orlando presenta il suo Pd, non fiamme ma idee per rigenerarci. E a Renzi: “Lanciafiamme non si è visto”
A Napoli l’assemblea sul programma: puntiamo a eguaglianza sociale
Idee, non fiamme per “rigenerare” il Pd. Ruota intorno a questo concetto l’obiettivo che il ministro Andrea Orlando promuove oggi a Napoli in occasione della conferenza programmatica per la sua sfida a Matteo Renzi per la segreteria del Pd nelle urne delle primarie del prossimo 30 aprile. “Lanceremo idee e non fiamme. Idee perché crediamo sia il modo giusto per rigenerare il partito – dice Orlando arrivando alla Mostra d’Oltremare – mettendo al centro un tema per noi cruciale, ancor piu’ dopo il risultato referendario”.
Il tema è quello “dell’uguaglianza sociale, delle grandi differenze determinate tra chi ha molto e chi ha pochissimo, tra quelli che ce l’hanno fatta e quelli che rischiano di non farcela”. Un tema, insiste Orlando, che “sarà declinato con una serie di proposte che affronteranno tutti i campi del governo, dalla scuola al lavoro, alla sanità”. Perché il “Pd deve ripartire dalla grande capacità di parlare al Paese e di ascoltare”. Quando comincia a parlare alla platea che affolla la sala riprende il concetto del lanciafiamme riferendosi in particolare alla situazione partenopea (dopo la debacle alle comunali con la sconfitta di Valente che non è arrivata al ballottaggio, quando l’allora premier e segretario Renzi parlò di lanciafiamme) e scatena un applauso: “il lanciafiamme non si è visto, ma tutti coloro che dovevano essere colpiti sono nella maggioranza del partito….. e, allora … lo porteremo noi il lanciafiamme”. Sul fronte governo, per il ministro, “la legislatura deve finire con un’altra legge elettorale, questa ci porterebbe o alle larghe intese oppure al voto dopo 6 mesi. Entrambi le ipotesi sono dannose per il Paese”.