Pace Sgarbi-Musumeci: “Sarò consulente per Regione Sicilia”

Pace Sgarbi-Musumeci: “Sarò consulente per Regione Sicilia”
Vittorio Sgarbi
30 marzo 2018

Il 4 aprile terminera’ la sua breve esperienza di assessore ai Beni culturali. Lo annuncia Vittorio Sgarbi, da giorni dimissionario, e che adesso fissa i prossimi passi in vista dell’addio anche se conta di restare legato alla Sicilia e al governo Musumeci, con il ruolo di consulente, in virtu’ della riappacificazione con il presidente della Regione. “Lo ringrazio per avere trovato la strada di una consensuale risoluzione della mia esperienza di assessore. Il malinteso – spiega il critico d’arte, neo deputato alla Camera – era nato per il mancato incontro con il promotore della ricostruzione del Tempio G di Selinunte. Lo ringrazio soprattutto per avere ribadito la sua stima e la considerazione per il mio lavoro, valutando con molta convinzione l’opportunita’ di un mio ruolo di consulente per le attivita’ culturali”. Al suo posto e’ destinato ad arrivare l’archeologo Sebastiano Tusa, sovrintendente del Mare. C’e’ il via libera del capo dell’esecutivo e anche quello di Forza Italia. Il 3 aprile, intorno alle 12,30, Sgarbi incontrera’ Nello Musumeci, a Palazzo d’Orleans, “per valutare le occasioni future”, afferma. Il 4 aprile presentera’ la grande mostra delle opere dei depositi del Museo Abatellis allo Steri, insieme al rettore Fabrizio Micari: “Dopo questa cerimonia chiudero’ la mia attivita’ di assessore”.

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Prosegue Sgarbi: “La considerazione del governatore piu’ politica del ruolo dell’assessore contrasta con la mia insofferenza alle funzioni formali e con la quantita’ di fronti su cui mi muovo. L’equivoco sulla necessita’ della mia presenza in Giunta deriva da queste diverse visioni: di un assessore che condivide le scelte dell’amministrazione su qualunque materia, e dell’assessore in missione per garantire la vitalita’ delle proposte culturali della Regione e il funzionamento dei siti che ho visitato con frequenza per avere coscienza dei problemi da risolvere”. Un punto di vista, sostiene, che lo ha accompagnato in ogni esperienza amministrativa: “Non voglio quindi entrare in contrasto con Musumeci sulla valutazione dei ruoli politici e amministrativi, e anzi lo ringrazio della sua pazienza, della sua considerazione, della sua proposta di continuare una collaborazione, i cui risultati si vedono in questi giorni, nell’ambito delle attivita’ di Palermo capitale italiana della cultura 2018”.

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