Padoan rassicura gli italiani: “Nessun rischio contagio”

Padoan rassicura gli italiani: “Nessun rischio contagio”
27 giugno 2015

La domanda nasce spontanea: e se dopo la Grecia toccasse a noi? La rottura all’interno dell’Eurogruppo solleva più di una preoccupazione sul destino del nostro Paese. Dopotutto, da giorni, gli osservatori stranieri (in particolare anglosassoni) sottolineano che un’eventuale uscita di Atene dall’Eurozona avrebbe riflessi devastanti sul programma di riforme messo a punto dal governo Renzi. Anche per questo il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan assicura: “L’Italia è al riparo da eventuali attacchi speculativi contro i titoli di Stato dopo la rottura delle trattative con la Grecia. Nei prossimi giorni ci potrebbero essere tensioni sui titoli di Stato. Ma sono tranquillo per due ragioni: una è che la stabilità di fondo dell’economia italiana si è molto accresciuta e rafforzata e, secondo, cosa che non riguarda l’Italia in particolare, se ci fossero fenomeni di instabilità di breve termine, la Bce ha tutti gli strumenti a disposizione per evitare che questa instabilità diventi eccessiva”.

Insomma nessun rischio “contagio” anche perché, aggiunge, “l’uscita della Grecia dall’euro non è affatto inevitabile. Atene non è uscita dall’euro, in questo momento c’è una situazione di crisi e ci sono scadenze di pagamento imminenti, che vedremo se si potranno rispettare o meno, ma non c’è nessuna uscita in vista”. Detto questo Padoan è categorico: “Non è l’Europa che sta lasciando fallire la Grecia, ma casomai sono le scelte del governo greco che, a mio avviso, non sono adeguate alla necessità della Grecia. Siamo in una fase delicata. Le autorità greche hanno deciso unilateralmente di lasciare i negoziati e di indire un referendum. La palla è nel campo della Grecia. L’Italia è a favore di trovare forme per riprendere il dialogo”.

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