Economia

Pagamenti istantanei avranno stessi costi bonifici normali, l’Italia in ritardo

La Commissione ha adottato oggi una proposta di regolamento Ue che renderà obbligatorio mettere a disposizione di tutti i cittadini e le imprese titolari di un conto bancario la possibilità di effettuare pagamenti istantanei in euro, nell’Eurozona e successivamente in tutto lo Spazio economico europeo. I pagamenti istantanei, che consentono di trasferire denaro nello spazio di dieci secondi, potranno essere effettuati in qualsiasi momento della giornata, 24 ore su 24 e sette giorni su sette, e allo stesso costo, per i clienti delle banche, dei bonifici tradizionali, che vengono ricevuti solo durante l’orario lavorativo e arrivano sul conto del beneficiario solo il giorno lavorativo successivo, potendo richiedere così fino a tre giorni di calendario. I fornitori dei servizi di pagamento avranno l’obbligo di verificare la concordanza fra il numero di conto bancario (Iban) e il nome del beneficiario fornito dal pagatore, in modo da poter avvertire quest’ultimo sulla possibilità di eventuali errori o frodi prima che sia effettuato il pagamento istantaneo.

La proposta di regolamento mira a garantire che i pagamenti istantanei in euro siano sempre disponibili, convenienti, sicuri ed elaborati senza ostacoli in tutta l’Ue. Secondo quanto spiega in una nota la Commissione, questo aumenterà notevolmente la velocità e la comodità delle operazioni per i consumatori, ad esempio quando si pagano bollette o si ricevono bonifici urgenti. Inoltre, “contribuirà a migliorare significativamente il flusso di cassa e a portare risparmi sui costi per le imprese, in particolare per le Pmi e per i rivenditori”. E “libererà il denaro che attualmente deve essere bloccato in transito nel sistema finanziario, le cosiddette riserve di tesoreria (‘payment float’, ndr), che potrà essere utilizzato prima per consumi o investimenti”. Si tratta, secondo le stime della Commissione, di “quasi 200 miliardi di euro sono bloccati ogni giorno”. I pagamenti istantanei, hanno ricordato fonti della Commissione, sono oggi largamente usati nelle altre grandi economie, e in particolare in India, Cina, Canada, Messico, Regno Unito.

L’obbligatorietà della misura si è resa necessaria, hanno spiegato in una conferenza stampa a Bruxelles il vicepresidente esecutivo della Commissione Valdis Dombrovskis e la commissaria ai Servizi finanziari, Mairead McGuinness, perché di questo passo ci vorrebbero decenni per arrivare a un uso generalizzato dei pagamenti istantanei, se venisse lasciata solo al mercato l’iniziativa. Oggi solo due terzi delle banche dell’Ue offre ai clienti la possibilità di effettuare i pagamenti istantanei, che sono quasi fermi da anni a una quota molto piccola di tutti i trasferimenti in euro, appena l’11% all’inizio del 2022. La ragione di questa stagnazione è che i pagamenti istantanei sono spesso ostacolati in vario modo, a cominciare dai costi dell’operazione, spesso molto più alti rispetto a quelli dei bonifici tradizionali. Questo è il caso, in particolare, dell’Italia. Dallo studio d’impatto che la Commissione ha fatto per la proposta, risulta che alcuni fornitori di servizi di pagamento, e in alcuni casi persino tutti quelli di un paese (ad esempio nei Paesi Bassi) non applicano nessuna commissione di transazione, oppure applicano commissioni uguali (Lituania) o molto comparabili (Estonia, Lettonia) per pagamenti istantanei e bonifici regolari. Altri fornitori di servizi di pagamento applicano invece commissioni relativamente elevate per i pagamenti istantanei, che superano di molte volte quelle dei normali bonifici.

“Per esempio – si legge nel documento -, sulla base di uno studio effettuato dal Beuc (l’Ufficio europeo delle Unioni dei consumatori, ndr), in Italia, la commissione per una transazione con pagamento istantaneo può arrivare fino a 30 euro”. In media, comunque, in Italia il costo dei pagamenti istantanei è fra 1,60 e 2,80 euro, rispetto alle commissioni per i bonifici normali che varia in media fra 0,70 e 0,45 euro. Una situazione non molto dissimile esiste anche in Germania (da 0,50 a 2,50 euro per i pagamenti immediati, contro 0 euro nella maggior parte dei casi per i bonifici normali). Le differenze fra gli Stati membri nell’adozione dei pagamenti immediati in euro sono significative: nel maggio 2021 l’adozione in cinque Stati membri ha superato significativamente la media dell’Ue (Estonia 67%, Lituania 45%, Spagna 38%, Lettonia 29% e Paesi Bassi 24%, Finlandia 19%, Belgio 17%); in un certo numero di altri paesi l’assorbimento è stato molti basso, tra l’1 e il 4 per cento (3% in Francia e Germania e Portogallo, 1% in Slovenia), mentre è rimasto “trascurabile”, indica la Commissione, in Italia (0,1%), Austria, Cipro, Irlanda e Malta, e “inesistente” in Grecia e Slovacchia.

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