La scelta non è casuale. La piazzetta si affaccia su viale del Fante, cuore pulsante dello sport palermitano, a due passi dallo stadio Renzo Barbera e da altri impianti in fase di riqualificazione. “Schillaci non è stato solo un campione, ma un simbolo di riscatto per una Palermo che, all’inizio degli anni ’90, affrontava anni bui”, sottolineano il sindaco Lagalla e il vicesindaco Giampiero Cannella.
Quella stessa maglia azzurra che nel 1990 fece sognare l’Italia, oggi diventa patrimonio urbano, un monito e un’ispirazione per le nuove generazioni.
L’intitolazione va oltre la nostalgia. È un riconoscimento ai valori dello sport e a un uomo che, nonostante la fama, ha sempre mantenuto un legame viscerale con la sua terra. Ma è anche un segnale: Palermo guarda avanti, investe nello sport e nella sua identità, senza dimenticare chi l’ha resa grande.
Quanto conta, oggi, un eroe come Schillaci in un calcio sempre più globalizzato e distante dai territori? La risposta, forse, è proprio in quella piazzetta: un luogo di memoria, ma anche di speranza.