Palermo-Frosinone, un big match senza gol: il Barbera non decolla, finisce 0-0
I rosanero colpiscono due legni, i ciociari pericolosi in contropiede. Allo stadio c’è il Presidente Mattarella, ma la partita non regala emozioni fino al finale. I siciliani salgono a 4 punti.
foto (x.com_Palermofficial)
Un big match annunciato, atteso e celebrato persino dalla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al “Barbera”, ma che non ha mantenuto le promesse sul piano dello spettacolo e dei gol. Infatti, alla fine, 0-0. Un risultato che forse dice la verità su una partita equilibrata nella sostanza, ma che i rosanero avrebbero potuto e forse dovuto vincere, considerando le due palle gol clamorosamente fallite.
Il Palermo esce con un punto che porta la squadra a 4 in classifica, ma anche con il rimpianto per le occasioni sprecate. Il Frosinone, invece, può essere soddisfatto di una prestazione di carattere, di un ordine difensivo mantenuto per quasi tutta la gara e di un punto rubato in trasferta che sa di buon inizio per la sua stagione.
Il “Barbera” ha applaudito il Presidente Mattarella, ma non ha potuto esultare per un gol. “Un onore avere stasera allo stadio anche il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella, per la prima volta al Barbera per vedere il ‘suo’ Palermo”, hanno twittato i rosanero.
Di certo, la Serie B, spesso spietata, ha già messo alla prova le ambizioni dei rosanero. La strada è ancora lunga.
PRIMO TEMPO: TATTICA E TENSIONE, MA POCHI SCOSSONI
Il copione della gara è chiaro fin dai primi minuti. Mister Inzaghi schiera il suo 3-4-2-1 con l’intenzione di dettare il ritmo, mentre gli uomini di Alvini, con un 4-2-3-1 compatto, aspettano in mezzo campo per sfruttare la velocità di Raimondo e compagni. Il primo tempo è un lungo balletto tattico, un gioco di scherma con pochi assalti. I rosanero imbastiscono manovre, ma faticano a trovare la via per servire l’ariete Pohjanpalo, ben marcato dal centrale Bracaglia.
I migliori lampi arrivano proprio dai giallazzurri, specialmente sfruttando la transizione. Al 8′ la prima scintilla: ripartenza fulminea di Ghedjemis per Oyono, cross rasoterra per Raimondo che, girandosi, trova l’ottimo muro di Diakité. Pochi minuti dopo, è Bani a regalare palla a Raimondo, ma il consequentemente tap-in di Koutsoupias viene neutralizzato da Joronen. Da segnalare solo un paio di conclusioni dalla distanza e il giallo a Calò per una trattenuta tattica su Pohjanpalo.
SECONDO TEMPO: IL RITMO SI ALZA, MA I PALI NEGANO IL GOL
Dopo il riposo, la musica cambia. Il Palermo alza di diversi giri il motore e inizia a premere con insistenza. Ed è subito caos nell’area del Frosinone. Al 48′, l’episodio più discusso: su punizione di Marchizza, Raimondo protesta per un presunto fallo di Diakité. L’arbitro Di Bello viene chiamato al VAR per una review monitor, ma alla fine decide per il fuorigioco dell’attaccante ciociaro, annullando di fatto ogni ipotesi di rigore.
Ma è il Palermo a sfiorare il vantaggio poco dopo. Al 52′ azione splendida: verticalizzazione di Ranocchia per Pierozzi, cross al centro per Pohjanpalo che, da pochi passi, calcia di prima intenzione e stampa il suo sinistro sul palo esterno. Un’occasione da brividi, la più chiara della partita.
I rosanero continuano a tempestare: al 80′, su corner di Palumbo, è ancora Pohjanpalo a staccare di testa e a beccare, stavolta, la traversa. Doppio legno per l’attaccante finlandese, doppia beffa per il Palermo.
Nel finale, il Frosinone cerca di chiudere la partita guadagnando terreno con punizioni preziose (come quella concessa per un fallo di Peda su Cicchella nel recupero), mentre i rosanero lanciano l’ultimo disperato assalto: al 89′, bel cross di Gyasi per l’inserimento di Corona, che stacca di testa ma non riesce a fare la differenza.
CRONACA ESSENZIALE
PALERMO (3-4-2-1)
- Joronen
- Diakitè, Bani, Ceccaroni
- Pierozzi (83′ Peda), Segre (70′ Gomes), Ranocchia, Augello (70′ Palumbo)
- Gyasi, Brunori (64′ Le Douaron)
- Pohjanpalo (83′ Corona)
FROSINONE (4-2-3-1)
- Palmisani
- Oyono (82′ J. Oyono), Gelli, Bracaglia, Marchizza
- Calò (74′ Cicchella), Koutsoupias
- Ghedjemis, Barcella (60′ F. Gelli), Kvernadze (60′ Masciangelo)
- Raimondo (74′ Zilli)
