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Paltrinieri oro 1500sl, Pilato argento, Ceccon bronzo

Fantastica Italia nella vasca di Budapest per i campionati del mondo di nuoto. Un fantastico Paltrineri è oro nei 1500 stile, Benedetta Pilato è argento nei 50 rana, Thomas Ceccon è di bronzo nei 50 dorso. Immenso Paltrineri. Domina i 1500sl in 14`32″80. Il suo oro è la medaglia che dà all`Italia il record di podi ai Mondiali di nuoto.

Benedetta Pilato è d`argento nei 50 rana: a 10 centesimi dall`oro più sorprendente anche se la lituana Ruta Meilutyte rientrata pochi mesi fa è stata olimpionica a Londra a 15 anni e fenomeno lo è pure lei. Allo stacco, Benny va 0.69, poi nel duello patisce la rivale, che trionfa in 29″70 contro 29″80. Beny è primatista mondiale in 29″30 La squalifica dell`americano Justin Ress, che aveva toccato primo in 24″12, porta sul podio Thomas Ceccon, al tocco quarto in 24″51. L`oro va al primatista mondiale, Hunter Armstrong, anch`egli americano, secondo in 24″14, l`argento al polacco Ksawery Masiuk, nato nel 2004, autore di 24″49, due centesimi più lesto dell`azzurro.

Paltrinieri: “Sapevo di poter vincere i 1500”

Il re è tornato, vince in 14’32″80 col record europeo i 1500 ai campionati mondiali, dà all’Italia la quarta medaglia d’oro ai mondiali mai raggiunta in un’edizione, ma soprattutto si riprende il proscenio nella gara di cui è stato campione olimpico e già due volte mondiale. Il record mondiale del cinese Sun Yang di 14`31″02 si salva ma la progressione dell’azzurro è fantastica, in testa sin dalle prime bracciate a spingere come un matto e la Duna arena ad applaudirlo.

“Questo è un sogno”, dice a bordo vasca appena uscito dalla vasca ancora col fiatone. “Prima della gara i miei amici mi dicevano che ero quotato a 26 e ho pensato: ma come si permettono! Allora è finita tutta la fiducia in me, ma io sapevo di poter vincere i 1500. Che avrei potuto vincere anche gli 800. So di poter gareggiare così, sapevo di valere questi tempi – sottolinea il capitano dell’Italnuoto – Dopo gli 800 ero super deluso. Io ci sono, lo so. Non è mai facile arrivare ad una gara e fare bene anche se si è nelle condizioni perfette. Mi diverte ancora tanto allenarmi e gareggiare. Io investo sempre tutto me stesso per questi momenti di grande gioia”, continua il 27enne fuoriclasse carpigiano, allenato da Fabrizio Antonelli per Fiamme Oro e Leosport e cresciuto al centro federale di Ostia.

Pilato: “Delusione per l’oro fallito”

La rana che non ti aspetti è quella di Ruta Meylutite, vincitrice di tutto 10 anni fa e bronzo nei 100, che sorprende al tocco Benedetta Pilato. La 17enne di Taranto conquista l’argento in 29″80, a un decimo dalla lituana che vince per la prima volta i 50 di cui fu bronzo a Barcellona 2013 a 16 anni. “Di meno non potevo fare. Lo avevo capito in questi giorni. Ho sbagliato anche la partenza e ho sentito la tensione. Aver realizzato il record del mondo (29″30, ndr) nella primavera del 2021 ha aumentato la pressione. Avevo puntato tutto su questa gara. Il 100 è stato una sorpresa. Sono comunque contenta per la medaglia; ovvio che c’è un minimo di delusione, ma devo anche accettare il responso del cronometro che rappresenta il mio stato di forma attuale”, racconta l’atleta di Fiamme Oro e CC Aniene, seguita da Vito D’Onghia, che si conferma vice campionessa del mondo della specialità. Il bronzo è della sudafricana Lara Van Niekerk in 29″90.

Ceccon: “Ok medaglia, ma è come se fossi quarto”

Thomas Ceccon conquista il bronzo nei 50 dorso. Prima due centesimi di amarezza ai piedi del podio, poi la squalifica dell’americano Justin Ress che aveva vinto in 24 basso e il terzo posto che trova un nuovo inquilino. Thomas Ceccon chiude in 24″51, a cinque centesimi dal record in semifinale che aveva migliorato quello nuotato in batteria in 24″62 per un incremento di mezzo secondo e una nuova dimensione anche nelle gara breve. “La medaglia c’è, ma per come la penso io è come se fossi arrivato quarto. Il bronzo mi rasserena un po’ perché quei due centesimi me le avrebbero fatte girare parecchio. Però mi dispiace per Ress, anche se non so perché sia stato squalificato. Non sono stato fluido come in semifinale seppur avevo buone sensazioni – sottolinea il 21enne di Schio, allenato da Alberto Burlina al centro federale di Verona, diventato campione e primatista mondiale nei 100 dorso dopo il bronzo con la 4×100 stile libero – Siamo tutti un po’ stanchi e la staffetta mista sarà decisa dalla gestione della fatica e della tensione nervosa”, conclude l’azzurro di Fiamme Oro e Leosport che ha conquistato le prime medaglie individuali nell’autunno scorso, in vasca corta tra europei di Kazan (argento nei 200 misti e bronzo nei 50 farfalla) e mondiali di Abu Dhabi (bronzo nei 100 misti) dopo l’argento con la 4×100 stile libero e il bronzo con la mista alle Olimpiadi dove è stato anche quarto nei 100 dorso. Sale sul gradino più alto del podio il primatista mondiale, Hunter Armstrong in 24″14; al secondo posto il sorprendente polacco 24″49.)

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