Il Papa è arrivato a Bogotà, vettura fermata da folla incontenibile. Oltre 700mila ad accoglierlo

7 settembre 2017

Una folla immensa e incontenibile, certamente piu’ dei 700 mila previsti, ha salutato il passaggio di Papa Francesco lungo i 15 chilometri del percorso che divide l’aeroporto militare CATAM di Bogota’ dalla nunziatura apostolica. Man mano che il corteo si avvicinava al centro della citta’ andina si infittivano le ali di folla ai lati del percorso. Tanto che piu’ volte la vettura del Papa e’ stata di fatto costretta a fermarsi perche’ la folla aveva invaso la carreggiata. Francesco, visibilmente emozionato all’arrivo, sembrava invece del tutto a suo agio in quella situazione certamente non facilmente controllabile dalla scorta, e ha voluto ogni volta affacciarsi a stringere le mani dei piu’ vicini. Salendo sulla “papamobile” (una vettura ricavata da una Chevrolet, dunque piuttosto lunga, ma scoperta ai lati, con solo un foglio di plexiglass come tetto) Francesco ha fatto il gesto dell’ok alla fola dei fedeli che lo avevano atteso davanti alla base militare, cioe’ ha alzato il pollice verso l’alto. Accanto al Papa ha preso posto il cardinale Ruben Slazar, presidente dei vescovi della Colombia e del Celam, cioe’ dell’intero episcopato latinoamericano. Entrambi si sono tolti gli zucchetti perche’ il vento non li portasse via.

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Insofferente alle regole del protocollo, Papa Francesco ha voluto abbracciare uno ad uno i bambini che lo attendevano sulla pista dell’aeroporto militare di Bogota’. Da uno di loro ha ricevuto una piantina che simboleggia la fertilita’ di questo straordinario paese dove grazie alla sua latitudine i raccolti ci sono tutto l’anno. E solo dopo Francesco ha posato per le foto di rito accanto al sorridente e evidentemente soddisfatto presidente Juan Manuel Santos e alla moglie, la signora Matia Clemencia Rodriguez, un’affascinate ed altissima bionda, fasciata da un vestito grigio lungo con fascia in vita che il vento le faceva aderire addosso con un effetto sexy abbastanza inconsueto per un’occasione del genere. E’ seguita la presentazione delle delegazioni, mentre un gruppo folcloristico con ballerini rappresentanti di tutte le etnie e i colori della pelle dei colombiani si esibiva in una bella coreografia, accompagnata dai ritmi tipici del Sudamerica. Al limite della pista, sotto la tribuna, aveva preso posto un gruppo di malati con le carrozzelle. Tra essi i primi a salutare il Papa sono stati due militari feriti pochi mesi fa dalla guerriglia dell’ELN che solo nei giorni scorsi ha firmato il “cessate il fuoco”. L’aereo di Papa Francesco era atterrato alla base militare aerea dell’aeroporto CATAM di Bogota’ con quasi 20 minuti di anticipo sull’orario previsto delle 16,30 (le 22,30 in Italia). Sulla pista il Papa era atteso dal presidente della Colombia, Juan Manuel Santos, dal presidente dei vescovi della Colombia e dell’America Latina cardinale Ruben Salazar, arcivescovo di Bogota’ e dal nunzio apostolico Ettore Ballestrero.

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