Pastore sardo scrive a Bill Gates: investi su di noi e salvaci

Pastore sardo scrive a Bill Gates: investi su di noi e salvaci
21 aprile 2017

“Se vorrai rispondere all’appello di un popolo che non vuole morire, sappi che salvarlo significherebbe investire il 2% del bilancio annuale della tua societa’”. E’ la richiesta che un pastore sardo, Fortunato Ladu, di Pabillonis (Sud Sardegna), ha rivolto con una lettera aperta al fondatore di Microsoft Bill Gates, a nome degli allevatori dell’isola. “Ti chiediamo aiuto in prima persona”, scrive Ladu, fra gli attivisti del Movimento pastori sardi, dando del tu (dopo aver chiesto il permesso nella prima riga) all’imprenditore americano, al primo posto nella classifica degli uomini piu’ ricchi del mondo stilata da Forbes, “affinche’ attraverso sistemi economici da ricercare e trovare insieme sponsorizzi la nostra battaglia per un diritto a esistere o, meglio, a continuare a esistere in questa terra meravigliosa”. Ladu invita Gates in Sardegna, dove vivono “3 milioni di pecore, 700mila capre e 200mila mucche”. “Quando i primi romani posavano la prima pietra di Roma”, ricorda il pastore, particolarmente attivo su Facebook “noi avevamo gia’ i nuraghi da migliaia di anni e gia’ allora allevavamo animali nel grande rispetto della natura. Ma questo sistema economico che vige da millenni e’ vicino all’estinzione”.

Davvero si aspetta una risposta? “Io ci spero. Sarebbe la ciliegina sulla torta”, spiega all’Agi l’allevatore. “Voglio tenere alta l’attenzione sul nostro modo unico di fare pastorizia”. La globalizzazione ha imposto modelli economici che mal si conciliano con la vita del pastore sardo”, spiega Ladu nella lettera-appello, nel ricordare la crisi seguita al crollo del prezzo del latte ovino in Sardegna. “Centinaia, se non migliaia, di aziende si trovano in precarie condizioni economiche e tanti allevatori, stremati anche dalla terribile siccita’ nn sanno se potranno ricominciare”. “Le pecore e le capre producono un latte che e’ particolarmente pregiato da cui si ricavano formaggi unici al mondo”, segnala Ladu a Gates. “Chiediamo a te se puoi dedicarci un po’ del tuo tempo affinche’ possa visitare questa terra e valutare con i tuoi occhi se vale la pena o meno di salvare un patrimonio economico e culturale il cui valore e’ inestimabile per noi”. “Il tuo intervento ci potrebbe catapultare in un mondo che apprezzerebbe i nostri prodotti e la nostra cultura nonche’ la nostra ospitalita’ turistica che non e’ solo quella della Costa Smeralda, bensi’ un territorio interno dove e’ viva una cultura millenaria,d ove il cibo che si produce e si consuma ha un costo si’, ma fa vivere le persone ben oltre la media”. “Affido questa lettera al web che tu come pochi altri, hai reso fruibile a tutti, rendendo la vita di ognuno di noi piu’ significativa e meno solitaria, sperando che faccia breccia”, conclude Ladu scusandosi “per il disturbo” e firmando un con augurio in sardo “cun Salude” (con salute).

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