Sono stati solo 2.378 i simpatizzanti del Pd che si sono iscritti on-line nelle prime tre settimane di dicembre. approfittando di questa modalita’. Un numero che non modifica quindi in modo significativo la platea di circa 300.000 militanti che avevano gia’ la tessera dei Dem e che potranno votare nella prima fase per selezionare i primi tre candidati che parteciperanno alle primarie aperte. Il regolamento del congresso prevede che possano votare ai circoli nella fase riservata agli iscritti (dal 7 al 27 gennaio) quanti hanno la tessera Dem 2018.
A rinnovarla entro la data prefissata sono stati 25.000 circa, a cui vanno aggiunti i circa 300.000 del 2017 che potranno rinnovare la tessera, e quindi votare, anche al momento del voto nei rispettivi circoli. Tuttavia, soprattutto su insistenza di uno dei candidati, Francesco Boccia, e’ stato riaperto un tesseramento on line (interrotto gia’ da alcuni anni) dal 3 al 21 dicembre scorsi. Il numero portato dai funzionari alla Commissione Congresso, e’ stato appunto di 2.378. Come risulta da alcune delibere della Commissione congresso pubblicate sul sito del Pd (in particolare la 9 e la 9 bis) alcune Federazioni provinciali non hanno fornito l’anagrafe degli iscritti 2017, per cui per esse potranno votare gli iscritti 2016.
Si tratta in particolare delle federazioni di Caserta, Napoli, Oristano, Agrigento, Enna, Palermo, Ragusa, Trapani. “Quando ho raccolto le firme per la mia candidatura – ha riferito al telefono l’altro candidato Dario Corallo – alcuni compagni in Sicilia me lo avevano detto che nelle loro province nel 2017 non erano nemmeno arrivate le tessere”. “Un partito che non conosce i propri iscritti e’ morto” aggiunge Corallo, che propone di riaffidare l’elezione dei segretari ai soli iscritti proprio per ridargli importanza.
