Pellegrini su Schwazer: per uso anabolizzanti radiazione a vita

Pellegrini su Schwazer: per uso anabolizzanti radiazione a vita
22 giugno 2016

La notizia della presunta nuova positività di Alex Schwazer piomba sulla cerimonia di consegna della bandiera che il Presidente della Repubblica ha affidato alle portabandiera azzurra Federica Pellegrini e Martina Caironi. E la nuotatrice azzurra è dura nei suoi giudizi: al primo sgarro vorrebbe la radiazione a vita. “Un giorno vai in farmacia e ti danno un’aspirina che magari ha dentro qualcosa e il giorno dopo ti fanno l’antidoping: è diverso dall’aver usato anabolizzanti e quant’altro. Nel caso di anabolizzanti io sono per la radiazione a vita. Penso che molti atleti siano d’accordo con me oggi” commenta Pellegrini. “Prima di dare qualsiasi parere preferisco prima che sia una notizia certa e una sostanza veritiera, poi potrò dire la mia. Secondo me è sbagliato che questa cosa intacchi un giorno come oggi. Intaccherà solo lui, ma non la squadra”. “Il fatto che lui abbia scontato la sua pena mi rendeva meno polemica, ovviamente adesso si cambia un po’ opinione” conclude Pellegrini. “Io non parlo solo degli atleti ma delle regole. Lui ha seguito il protocollo che doveva seguire, poi sono le pene che sono sbagliate. Si dovrà rivedere su quello e non solo sugli atleti”.

“Dispiace ci sia ricascato, però vorrei aspettare prima di dare un parere più pesante. Per ora non mi voglio sbilanciare perché la notizia è fresca. Non sappiamo se è vera e quali sostanza siano state trovate” ha detto Federica Pellegrini. “Oggi comunque per la squadra olimpica è un clima di festa che non deve essere intaccato da questa notizia”. Per Filippo Magnini, fidanzato della Pellegrini e testimonial della campagna I am doping free “non mi voglio sbilanciare ma non è certamente una bella cosa. Se fosse vero sarebbe molto grave. Questa è la legge numero uno nello sport: si vince si perde, ma è inutile vincere rubando”. Magnini avanza una ipotesi: “C’è qualcosa di strano perché è una analisi fatta cinque mesi prima e poi ritestata. Se fai i test li devi beccare subito, altrimenti se li fai dopo tanto tempo non ha senso, obiettivamente può essere anche che vengano manomessi. Dopo cinque mesi può darsi che certe cose non vengano fatte molto bene”. Il presidente della Fidal Alfio Giomi chiosa: “Al momento sono sconvolto stiamo cercando di capire. Certi episodi vanno capiti bene, sostanza per sostanza, caso per caso”.

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“Ci sono ad esempio casi di negligenza per farmaci da farmacia. Io in caso di anabolizzanti sono per la radiazione a vita e molti atleti sono d’accordo con me”, ha ripreso la Pellegrini, nei Giardini del Quirinale. Pellegrini ha spiegato che “non è la Nazionale italiana ad essere macchiata da un episodio del genere” ma è Schwazer “che si è macchiato di questa cosa. Io non sono né triste né arrabbiata – ha continuato la campionessa di nuoto – mi dispiace per lui. Non so comunque che dire perché non sappiamo se sia vero o meno e di che sostanza si stia parlando”. Pellegrini ha chiarito di non voler polemizzare “con nessuno, capisco che molti atleti si risentano per avere un ex dopato con loro in Nazionale”. A chi gli domanda se forse, nel caso in cui dovesse essere vera la notizia sull’uso di anabolizzanti da parte di Schwazer, le regole non siano troppo leggere, Pellegrini ha risposto: “Non parlo delle regole, non parlo degli atleti. Schwazer ha seguito i protocolli che doveva seguire, poi forse le pene sono state sbagliate. Si dovrà riflettere su questo”.

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