Cultura e Spettacolo

Peter Eotvoes e Baricco a Santa Cecilia con “Senza sangue”

Un uomo anziano e una donna si incontrano, si confrontano, si riconoscono protagonisti di una storia terribile. “Senza Sangue” è un’opera di Peter Eoetvoes, tratta dal romanzo di Alessandro Baricco. Lo stesso maestro ungherese la dirige in prima esecuzione italiana sul podio dell’Accademia di Santa Cecilia dove è al centro del concerto di giovedì 1 dicembre, venerdì 2 e sabato 3, con i solisti Sonia Ganassi e Russell Braun. Alessandro Baricco la ascolterà per la prima volta: “Ho visto delle clip, ho ascoltato un po’ la musica. Avrei potuto sentirla tutta però in realtà ci tenevo ad avere proprio l’impressione che si ha in teatro la prima volta dal vivo”.

Il libretto di Mari Mezei è in italiano, e in italiano l’opera è stata già rappresentata in Ungheria e Germania. Per Eotvoes, la scelta del romanzo di Baricco nasce dal desiderio di creare un atto unico da rappresentare a fianco del Castello di Barbablù di Bela Bartòk, simile per lunghezza, per voci interpreti e per la centralità dell’amore. In questo concerto però il maestro dirigerà prima di “Senza Sangue” un poema sinfonico di Franz Liszt, “Dalla culla alla bara”, e la sinfonia n. 10 di Mahler. Perché, spiega Eotvoes, le tematiche di “Senza sangue”, i percorsi della vita e la vicinanza alla morte, si ritrovano anche in questi brani. Vita e morte protagonisti del romanzo di Baricco: nel mezzo di una guerra civile, tre uomini uccidono senza pietà un padre e suo figlio ma uno di loro, Pedro, vede e risparmia la piccola Nina. Molti anni dopo fra Nina e Pedro sarà un incontro di sofferenza, redenzione e amore. “Senza Sangue” – spiega Baricco – risuona molto soprattutto nei paesi che hanno avuto una guerra civile. Io l’ho visto fare in Cile con una commozione enorme, e lì ho capito che più sono paesi vicini a momenti del genere più risuona forte. Naturalmente la memoria di queste cose continua ad essere nel sangue e quindi purtroppo resta una storia piuttosto di attualità”.

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