“Seguo personalmente il piano”, ha dichiarato Mantovano, esprimendo certezza sul raggiungimento del traguardo. L’intervento non prevede solo la costruzione di nuovi spazi ma anche un parallelo potenziamento organico. Alla realizzazione delle strutture si accompagnerà l’assunzione di 2.000 nuovi agenti di polizia penitenziaria nei prossimi tre anni, per garantire la necessaria copertura del personale.
Il potenziamento mira a risolvere il cronico sovraffollamento che affligge il sistema penitenziario italiano. Le attuali cifre sulla capienza teorica, se aggiornate, farebbero immaginare una parità tra posti disponibili e detenuti. Tuttavia, la realtà delle carceri è storicamente caratterizzata da un tasso di occupazione ben superiore al 100%, una criticità più volte segnalata anche dalle autorità europee.
Il finanziamento per le nuove assunzioni del corpo di polizia penitenziaria è già stato previsto in legge di bilancio. Questo duplice investimento in infrastrutture e risorse umane rappresenta la colonna portante della strategia governativa. L’obiettivo dichiarato è creare un sistema non solo più capiente, ma anche più sicuro e gestibile.
L’annuncio arriva in un contesto di forte pressione sul fronte penitenziario. Si attendono ora le reazioni delle associazioni di categoria e degli organismi di tutela dei diritti dei detenuti. La roadmap del piano prevede una sua attuazione graduale nel triennio 2025-2027, con l’avvio dei bandi di gara e delle procedure concorsuali come prossimi step operativi.