Piccoli Comuni: politici eletti dalla mafia? Se Crocetta sa denunci

“Se quanto riportato dalla stampa relativamente alle affermazioni proferite dal governatore Crocetta nella seduta del consiglio comunale di Castelvetrano del 31 ottobre scorso corrisponde al vero, e’ davvero inaccettabile l’ultima esternazione del Presidente della Regione in merito alla asserita presenza in tutti i consigli comunali della Sicilia di rappresentanti eletti dalla mafia”. Ad affermarlo e’ Basilio Ridolfo, coordinatore regionale piccoli comuni dell’AnciSicilia. “Non conosco – aggiunge – tutte le realta’ siciliane, ma dalla mia posizione di coordinatore regionale dei piccoli comuni dell’Anci Sicilia non posso non esprimere – anche a nome di tutte queste piccole realta’ – forti contrarieta’ rispetto a quanto affermato dal Presidente della Regione trovando le sue esternazioni generiche e, comunque, ingenerose verso la stragrande maggioranza dei consigli comunali siciliani ed, in special modo, di quelli di modesta dimensione, laddove i consiglieri comunali profondono il loro impegno senza nessun interesse personale ed in forma quasi gratuita (solo qualche modesto gettone per la partecipazione alle sedute del civico consesso), quando addirittura – e capita spesso, specie nelle piccole comunita’ – sono protagonisti di attivita’ di volontariato sorrette unicamente dal desiderio di migliorare le condizioni della propria collettivita’. Del resto il Presidente, che grazie alle sue prerogative puo’ disporre di un livello di informazioni elevato e preciso, puo’, se in possesso di validi elementi, assumere adeguate iniziative interessando anche le Autorita’ preposte. Formulare accuse generiche  – conclude Ridolfo – produce come effetto immediato un aumento esponenziale del discredito sui siciliani con ricadute incalcolabili sulle attivita’ economiche e sul turismo, perche’ chi lancia questi messaggi inquietanti non e’ un facinoroso attivista in cerca di notorieta’, ma le massima figura istituzionale dell’Isola”.

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