Cronaca

Agguato al pullman dei tifosi, fermate tre persone per omicidio autista

Tre ultras della tifoseria reatina sono stati fermati dalla Procura di Rieti con l’accusa di omicidio per la morte di Raffaele Marianella, il 65enne secondo autista del pullman che trasportava i sostenitori dell’Estra Pistoia. L’uomo ha perso la vita domenica sera sulla superstrada Rieti-Terni, colpito da una pietra scagliata contro il mezzo durante un’aggressione premeditata.

Le indagini, coordinate dalla Squadra mobile e dalla Digos del capoluogo laziale, hanno impiegato meno di 24 ore per stringere il cerchio attorno ai presunti responsabili. “Dalle indagini proseguite per tutta la notte e la giornata odierna, sono emersi gravi indizi di colpevolezza riguardo l’omicidio del Marianella”, ha comunicato la Questura di Rieti. I tre fermati, identificati come appartenenti alla curva della Sebastiani basket Rieti, sono stati associati presso la casa circondariale locale.

Raffaele Marianella, romano ma residente a Firenze, sedeva nel primo sedile accanto al conducente quando il sasso ha attraversato il parabrezza, uccidendolo sul colpo. Il pullman, noleggiato da una ditta fiorentina specializzata nel trasporto di tifoserie, trasportava il gruppo Baraonda Biancorossa di ritorno dalla partita di serie A2 disputata al PalaSojourner.

L’agguato si è consumato sulla statale 79 in direzione Terni, a soli dieci minuti dalla partenza da Rieti e nei pressi di Contigliano. Secondo le ricostruzioni investigative, gli aggressori si erano deliberatamente appostati nei pressi di uno svincolo stradale, attendendo il passaggio dell’unico pullman di tifosi ospiti. Dopo la fine della scorta della polizia, il gruppo di ultras locali ha seguito il mezzo per diversi chilometri prima di sferrare l’attacco. La sassaiola ha colpito violentemente la parte frontale del pullman, con conseguenze tragiche.

Gli inquirenti hanno interrogato nella notte una decina di ultras della curva reatina. Il questore ha ordinato l’identificazione di tutti i tifosi ospiti presenti a Contigliano al momento dei fatti. Sul sasso killer sarebbe stato disposto l’esame del DNA per risalire con certezza al responsabile materiale del lancio fatale.

L’aggressione maturata dopo le tensioni al palazzetto

La partita di basket si era già svolta in un clima di forte tensione, sia in campo che sugli spalti, tanto da richiedere l’intervento ripetuto delle forze dell’ordine. L’escalation di violenza è poi proseguita ben oltre i confini del PalaSojourner, trasformandosi in un vero e proprio agguato premeditato.

Il presidente della Federazione Italiana Pallacanestro, Gianni Petrucci, ha convocato d’urgenza un consiglio straordinario che ha deciso misure drastiche: le partite casalinghe del Rieti in A2 si giocheranno a porte chiuse fino al termine delle indagini. “Coloro che hanno assaltato il pullman di sicuro non sono tifosi, sono delinquenti”, ha dichiarato Petrucci, ribadendo la necessità di “tutelare la pallacanestro e difendere il tifoso per bene, quello che porta la famiglia alle partite”.

Alla riunione ha partecipato il presidente del Coni Luciano Buonfiglio, che ha chiesto “un forte segnale” contro le “logiche delinquenziali” nello sport, assicurando la collaborazione con il ministro dello Sport Andrea Abodi e il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. La Federazione ha annunciato che “seguirà con la massima attenzione gli sviluppi giudiziari per assumere conseguenti provvedimenti”.

Governo e Regione Lazio contro la violenza

La premier Giorgia Meloni ha espresso “profondo cordoglio alla famiglia della vittima”, definendo l’accaduto un “gesto vigliacco e criminale” e chiedendo che i responsabili vengano “individuati e assicurati rapidamente alla giustizia”. Parole dure anche dal presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, che ha annunciato la costituzione di parte civile nel procedimento “a difesa dei valori di civiltà e legalità calpestati da questo gesto inaccettabile”. “Gli autori di questa bestialità non rappresentano in alcun modo i valori dello sport”, ha aggiunto Rocca.

Il gruppo Baraonda Biancorossa, testimone diretto dell’aggressione, ha pubblicato sui social un messaggio straziante: “Siamo profondamente sconvolti per quanto accaduto. Le scene drammatiche a cui abbiamo assistito ci hanno lasciato senza parole. Il nostro pensiero va alla famiglia di Raffaele, alla quale rivolgiamo le più sincere condoglianze”. I tifosi pistoiesi hanno ringraziato anche il Pistoia Basket, la Sebastiani Rieti e il presidente Pietropaoli per il supporto dimostrato nelle ore successive alla tragedia.

La Sebastiani basket Rieti ha diramato una nota nella notte, annunciando un silenzio stampa a tempo indeterminato. “Forse non riusciremo mai a metabolizzare quanto è accaduto. Il trascorrere delle ore rende tutto ancora più amaro e inspiegabile”, si legge nel comunicato. La società ha vietato a tutti i tesserati di rilasciare dichiarazioni, in attesa che le indagini “possano far luce in maniera chiara e definitiva su quanto accaduto”. “Sarà la società, una volta chiariti i fatti, a muoversi attraverso comunicazioni ufficiali”, conclude la nota.

Il Pistoia Basket ha sospeso tutte le attività non legate all’ordinaria amministrazione degli uffici, in segno di rispetto per la famiglia Marianella. Rinviati il match di campionato dell’Under 19, gli allenamenti delle squadre giovanili e la vendita dei biglietti per le prossime partite.

Pubblicato da
Giuseppe Novelli