Si attendeva un segnale positivo da tre anni e mezzo. Ma è ancora presto per parlare di uscita dalla recessione. Per il primo trimestre di quest’anno l’Istat prevede il ritorno alla crescita, con il Pil a +0,1% a livello congiunturale. Certamente un buon dato, visto che era dal terzo trimestre del 2011, quando segnò un -0,3%, che il Pil non tornava a salire. Ben tre anni e mezzo. Ma rispetto al primo trimestre 2014 resta il segno meno, ovvero un -0,2%. La lunga fase recessiva iniziò nella seconda metà del 2008, interrotta da una piccola ripresa episodica, una sorta di falsa partenza, tra il terzo trimestre del 2009 e il secondo trimestre del 2011. Poi il Pil è tornato ad essere ininterrottamente con il segno meno.
Ma ora tornano i segnali positivi sull’economia italiana, osserva l’Istat, che prevede nel primo trimestre il ritorno alla crescita del Pil, a +0,1%. “Il modello di previsione di breve periodo dell’Istat segnala il ritorno a una crescita nel primo trimestre del 2015”. La variazione congiunturale reale del Pil prevista “è pari a +0,1%, con un intervallo di confidenza compreso tra -0,1% e +0,3%. Tale risultato è la sintesi del contributo ancora negativo della domanda interna (al lordo delle scorte) e dell’apporto favorevole della domanda estera netta”, sottolinea l’istituto nella Nota mensile sull’andamento dell’economia.
