Platinì è stato rieletto presidente dell’Uefa

Platinì è stato rieletto presidente dell’Uefa
24 marzo 2015

Michel Platini è stato rieletto a Vienna alla presidenza dell’Uefa per i prossimi quattro anni. L’ex campione francese, 59 anni, era l’unico candidato. A capo dell’organismo europeo dal 2007, Platini è dunque al suo terzo mandato. Il campione si è detto molto contento di restare al vertice del più importante organo di calcio europeo fino al 2019: “Questo significa per me più di quanto possiate immaginare – ha detto Platini parlando da Vienna in occasione del Congresso Uefa – So che posso contare su di voi, così come voi sapete di poter contare su di me. Questo mi permette di andare avanti per altri quattro anni. Voglio aggiungere che amiamo profondamente la Fifa, e proprio perché la amiamo e la rispettiamo vogliamo che sia perfetta”. E poi ha auspicato norme più severe sulla sicurezza degli stadi: “Abbiamo bisogno di squalifiche più severe a livello europeo e – ha aggiunto – lo ripeto ancora una volta, della creazione di una forza di polizia europea dello sport”.

Il neo presidente ha ricordato anche la tragedia dell’Heysel nella finale di Coppa dei Campioni di 30 anni fa in cui lui stesso era in campo con la maglia della Juventus: “L’Europa sta vedendo un aumento dei nazionalismi e degli estremismi a cui non abbiamo assistito per lungo tempo – ha proseguito il numero uno dell’Uefa – Questa tendenza insidiosa può essere riscontrata nei nostri stadi, dato che il calcio è un riflesso della società. Vista la sua popolarità, il nostro sport è un barometro per i mali del nostro continente. Negli ultimi mesi siamo stati tutti colpiti da alcune immagini che pensavo appartenessero al passato. Alcuni di noi hanno sperimentato quel passato in prima persona, nel mio caso esattamente 30 anni fa. Nessuno vuole che si ripetano tali eventi”. L’ex giocatore francese ha concluso il suo intervento rinnovando “il mio appello per una maggiore consapevolezza di questo problema tra le autorità pubbliche, in modo da poter evitare di rivivere i giorni bui di un passato non troppo lontano”.

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