Economia

Pnrr, arriva la quarta rata da 16,5 miliardi. Fitto: “Grande impegno collettivo”

La Commissione europea ha erogato la quarta rata del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza all’Italia, un finanziamento di 16,5 miliardi di euro, confermando il raggiungimento dei 21 traguardi e dei sette obiettivi connessi a questa richiesta di pagamento, che comprendono riforme volte a migliorare l’efficienza della giustizia civile e penale, modernizzare la pubblica amministrazione, ridurre i ritardi dei pagamenti e migliorare l’assistenza alle persone anziane, nonché investimenti nell’inclusione sociale, nell’efficienza energetica e nelle infrastrutture per l’idrogeno.

Il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica (Mase) “ha già conseguito anche quelli per la quinta rata da 10,5 miliardi, accelerando su rifiuti ed economia circolare, per superare anche onerose procedure di infrazione con l’Ue”, ha dichiarato la viceministra del Mase, Vannia Gava. Come fa sapere Palazzo Chigi, questa quarta rata servirà a investire sulla “digitalizzazione, in particolare per quanto riguarda la transizione dei dati delle pubbliche amministrazioni locali verso il cloud, lo sviluppo dell’industria spaziale, l’idrogeno verde, i trasporti, la ricerca, l’istruzione e le politiche sociali”. L’Italia è il primo paese tra i Ventisette a ricevere il via libera al quarto pagamento, con la Spagna a ruota che a dicembre ha avanzato la sua richiesta. 

E’ opportuno ricordare che il Pnrr dell’Italia sarà finanziato in totale da 194,4 miliardi di euro di cui 71,8 miliardi di euro sotto forma di sovvenzioni e 122,6 miliardi di euro sotto forma di prestiti. Il ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il Pnrr Raffaele Fitto ha espresso “grande soddisfazione per l’erogazione avvenuta oggi da parte della Commissione europea della quarta rata del Pnrr del valore di 16,5 miliardi. L’impegno del Presidente Meloni e del Governo era di ricevere i fondi entro la fine del 2023 e lo abbiamo rispettato. Questo è il risultato di un grande impegno collettivo e di una costante e costruttiva collaborazione la Commissione europea. Il lavoro sul Pnrr prosegue”. 

Incasso della quarta rata e richiesta della quinta sono due tappe vitali per l’Italia per non perdere slancio sui progetti e le riforme da portare a termine entro il 2026. Ma anche, nel monito del ministro Giancarlo Giorgetti , per ottenere più flessibilità nell’immediato futuro sul rientro del debito scolpito nel nuovo Patto di stabilità appena concordato in Ue. Giunto ormai alla soglia della metà delle dieci rate previste dal cronoprogramma, il Pnrr è nel vivo della fase di spesa.

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