Economia

Pnrr: sciolti nodi per terza rata. Criticità per asili. Stadi fuori

Con la firma del Ministro delle infrastrutture, Matteo Salvini, delle linee guida per le concessioni portuali, che sono state pubblicate sul sito del Mit, sono sostanzialmente risolte le questioni che erano ancora aperte per l’erogazione all’Italia da parte della Commissione europea della terza tranche da 19 miliardi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Qualche nodo permane per il raggiungimento degli obiettivi del Piano al 30 giugno 2023, in particolare quello sugli asili nido, mentre sembra ormai inevitabile l’uscita dal Pnrr dei progetti sugli stati di Firenze e Venezia. Per la loro realizzazione si pensa ad altre fonti di finanziamento.

Intanto è questione di ore per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (probabilmente già stasera) del decreto sull’attuazione del Pnrr, approvato definitivamente dalla Camera ieri. Nei prossimi giorni inizierà formalmente la nuova gestione del Piano con la struttura tecnica presso la Presidenza del Consiglio, nel Dipartimento guidato dal Ministro Raffaele Fitto che oggi ha incontrato il ministro delle Infrastrutture Salvini, il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il Ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, e il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. Incontri che sono serviti a fare il punto sullo stato di attuazione del Piano e valutare l’avanzamento sulle milestone previste per il 30 giugno 2023.

Sulle competenze del Mit, non sembrano sussistere preoccupazioni per l’aggiudicazione entro giugno degli appalti per il rinnovo dei treni destinati ai servizi di trasporto pubblico locale e dei treni intercity. Il Pnrr ha assegnato 600 milioni di euro per i nuovi treni Tpl e 200 milioni per gli intercity, cifre che sono destinate all’acquisto di mezzi elettrici o a idrogeno. Per quanto riguarda le misure relative alle stazioni di rifornimento a idrogeno, il Mit fa sapere che il target quantitativo sull’assegnazione delle risorse per 10 progetti sulla rete ferroviaria è stato raggiunto, mentre per la rete stradale si procederà all’assegnazione di risorse su 35 progetti anziché 40 previsti dal Piano, ma questo “non sembra destare particolare preoccupazioni” dice una nota del Mit “anche in vista di una rimodulazione parziale del target”.

Permangono invece forti dubbi sulla fattibilità di due importanti progetti ferroviari: il potenziamento della linea Roma-Pescara e della linea Orte-Falconara. Per gli asili nido e le scuole dell’infanzia il target al 30 giugno prevede l’aggiudicazione di tutti gli appalti per un importo complessivo di 660 milioni di euro. Un obiettivo considerato ormai difficilmente raggiungibile anche per le difficoltà e i ritardi che stanno avendo molti Comuni, gli enti che devono realizzare i progetti. Sembra comunque che le interlocuzioni in corso con la Commissione europea possano portare a considerare centrati anche gli obiettivi che vengono realizzati nel successivo periodo di assesment di circa due mesi.

Con la realizzazione completa dei progetti si avrebbero 264.480 nuovi posti negli asili per la fascia da zero a sei anni e verrebbe superato il target europeo che prevede l’erogazione di servizi per almeno il 33% dei bambini sotto i 3 anni. Con il ministro Piantedosi sono state valutate le criticità dei Piani urbani integrati, con particolare riferimento alle opere relative agli stadi di Firenze e Venezia sulle quali la Commissione ha espresso criticità circa la loro ammissibilità ai finanziamenti del Pnrr. La linea che sarebbe emersa è quella di fare in modo che i progetti siano realizzati con altri canali di finanziamento europei, come i fondi strutturali.

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