Quando politica e burocrazia sono nemici dello sviluppo

12 gennaio 2016

Sicilia terra di immense risorse, ottimi cervelli e grande volontà lavorativa. Ma sembra che tutto ciò non basti affinché la nostra Terra diventi un luogo virtuoso e laborioso, operativo e fruttuoso per i suoi abitanti. Da sempre difatti non si è mai stati capaci a renderci conto che queste qualità, invece di metterle sempre a disposizione oltre lo Stretto facendo la fortuna di altri popoli, sarebbe stato meglio ‘utilizzarle’ per Noi. Ed invece siamo sempre ad anellare risultati negativi e nefasti che provengono soprattutto da chi, mondo politico e burocratico, dovrebbe pensare a migliorare le condizioni di vita della nostra gente e del nostro territorio. Ultimo della serie: il pasticcio nel settore agricolo coi fondi per il ‘biologico’. Di chi le colpe o le incapacità? E’ colpa del mondo politico o del mondo burocratico? Il politico dovrebbe avere la colpa del mancato controllo o purtroppo, ed è brutto a dirsi, della ‘ignoranza’ degli iter burocratici. Il burocrate, nonostante che è considerato un ‘cervello’ pagato a volte decine di migliaia di euro al mese, sembra che non abbia mai colpe. E’ messo lì per caso a dirigere un settore, che può essere quello agricolo o un altro, aspettando non si sa che cosa. E così, a volte, trascorre il tempo a danno di chi ha voglia di fare qualcosa di produttivo. E spesso oltre al danno anche la beffa.

Tanto a rischiare non sono proprio i politici o i burocrati, ma quei ‘poveri cristi’ che ancora si battono per la propria terra e si illudono che in Sicilia si può realizzare un futuro migliore. Forse l’unica soluzione a tutto ciò, dato che per quanto dimostrato non vi è alcuna speranza nella ‘bontà’ di chi amministra, sia politico che burocrate, è quella di una piccola legge che chiami alle proprie responsabilità chi ricopre ruoli chiave e determinanti nella nostra Regione. Così se non si rispettano i tempi per un bando, se non si effettuano le norme attuative per rendere esecutivi gli stessi bandi, se non si rispettano le condizioni esecutive, i burocrati o i politici paghino di tasca loro, sia a livello economico che patrimoniale. Sembra che da anni, nelle varie legislature che si sono susseguite, qualcuno abbia formulato un testo di legge in tal senso per ‘inchiodare’ alle proprie responsabilità chi non è capace di ricoprire ruoli e incarichi ma poi….. non è mai stato portato a compimento perché il mondo degli alti burocrati, così come quello dei dirigenti, funzionari e così via nella scala gerarchica, essendo nominato dal mondo politico deve rimanere senza responsabilità alcuna. Il risultato è sotto gli occhi di tutti. E a volte fa sorridere quando esponenti politici o del mondo delle categorie si indignano per quanto accade. Come se nessuno si accorge mai di nulla sul funzionamento della macchina politica-burocratica. Tanto poi basta un piatto di lenticchie per accontentare e soddisfare chi protesta e tutto torna come prima se non peggio. Se questa è la rotta, la nave non può che affondare. MRD

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