Prada acquisisce Versace per 1,25 miliardi, un nuovo capitolo per la moda italiana

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In un colpo da maestro che segna una svolta epocale per l’industria della moda italiana Prada ha annunciato oggi di aver stipulato un accordo definitivo per l’acquisizione del 100% di Versace da Capri Holdings. L’operazione, valutata a 1,25 miliardi di euro su base cash-free, debt-free, rappresenta non solo un importante passo strategico per il gruppo guidato da Patrizio Bertelli, ma anche un segnale forte di riaffermazione dell’Italia come epicentro globale del lusso e della creatività.

L’accordo e i dettagli finanziari

Il corrispettivo cash finale sarà determinato al closing, previsto nel secondo semestre del 2025, dopo gli aggiustamenti basati su capitale circolante e posizione finanziaria netta. Il valore indicato include significative perdite fiscali riportabili a nuovo, mentre Capri Holdings finanzierà alcuni costi legati all’operazione.

Per finanziare l’acquisizione, Prada ha sottoscritto un nuovo finanziamento da 1,5 miliardi di euro, composto da un term-loan da 1 miliardo e una bridge facility da 0,5 miliardi. Con questa operazione, il gruppo mantiene una struttura finanziaria solida e flessibile, grazie anche alla sua liquidità disponibile e alle linee di credito inutilizzate.

Citigroup e Goldman Sachs Bank Europe hanno agito come advisor finanziari, mentre Skadden, Arps, Slate, Meagher & Flom LLP ha fornito consulenza legale. BNP Paribas e Intesa Sanpaolo hanno supportato il finanziamento.

Unire due icone italiane

Nella nota ufficiale, Patrizio Bertelli, presidente e amministratore esecutivo di Prada, ha espresso entusiasmo per l’accordo: “Siamo lieti di accogliere Versace nel gruppo Prada e di avviare un nuovo capitolo per un marchio con cui condividiamo un impegno costante verso la creatività, la cura del prodotto e un forte patrimonio culturale”.

Bertelli ha sottolineato che l’obiettivo è celebrare e reinterpretare l’estetica audace e senza tempo di Versace, offrendo una piattaforma solida rafforzata da investimenti industriali e distributivi. “La nostra organizzazione è pronta e ben posizionata per scrivere una nuova pagina nella storia di Versace, facendo leva sui valori del gruppo e continuando a operare con fiducia e rigorosa determinazione”, ha dichiarato.

Le reazioni

L’acquisizione ha già suscitato reazioni positive da parte delle istituzioni italiane. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha definito l’operazione “un segnale forte al mercato che consolida la leadership del nostro Paese nel settore della moda”.

Anche il senatore Matteo Renzi ha espresso apprezzamento su X (ex Twitter): “Bel colpo, bravi! La scelta di Prada di acquistare Versace è un bel segnale per il Made in Italy e per la moda, settore strategico e troppo spesso sottovalutato della nostra industria”.

Fabio Pietrella, deputato di Fratelli d’Italia e responsabile del Dipartimento Moda del partito, ha definito l’operazione “un prezioso atto culturale d’italianità”. Secondo Pietrella, l’unione tra Prada e Versace rappresenta “una straordinaria affermazione di sovranità industriale” e dimostra che l’Italia può costruire filiere forti, autonome e competitive partendo dalle sue eccellenze.

La storia di Versace

Fondata nel 1978 da Gianni Versace, la maison della Medusa ha conquistato l’Olimpo della moda con uno stile audace, eccentrico e glamour. Negli anni ’80 e ’90, Versace è diventata sinonimo di lusso e innovazione, indossata dalle più famose top model del momento. Tuttavia, la tragica morte di Gianni nel 1997 ha lasciato un vuoto che la sorella Donatella ha saputo colmare, guidando la creatività del marchio per i successivi 28 anni.

Nel 2018, Versace è stata acquisita da Michael Kors (poi rinominato Capri Holdings) per 1,83 miliardi di euro, passando sotto il controllo statunitense. Oggi, con l’acquisizione da parte di Prada, il marchio torna in mani italiane, segnando un ritorno alle radici culturali e creative del Paese.

Una nuova era creativa

Per la prima volta nella sua storia, una collezione Versace non sarà firmata da un membro della famiglia Versace. A marzo 2024, infatti, Donatella ha lasciato il ruolo di direttore creativo, sostituita da Dario Vitale, proveniente da Miu Miu. Donatella, tuttavia, rimane legata alla maison come Chief Brand Ambassador, sostenendo iniziative filantropiche e promuovendo il brand a livello globale.

Con questa acquisizione, Prada non solo amplia il proprio portafoglio di marchi, ma rafforza il suo ruolo di protagonista nel panorama del lusso internazionale. L’unione di due icone del Made in Italy rappresenta un’opportunità unica per valorizzare l’identità culturale e produttiva del Paese, consolidando l’Italia come leader indiscusso nel settore della moda.

Ora, il mondo attende di vedere come Prada guiderà Versace in questa nuova fase, mantenendo vivo lo spirito audace e iconico che ha reso il marchio della Medusa un simbolo globale di stile e innovazione.