Prescrizione, via libera dalla commissione Giustizia in notturna alla riforma

Prescrizione, via libera dalla commissione Giustizia in notturna alla riforma
31 ottobre 2023

La commissione Giustizia della Camera ha approvato in seduta notturna l’emendamento dei relatori sulla prescrizione. Il provvedimento approderà per l’esame in Aula della Camera a partire da lunedì. La riforma prevede una sospensione della prescrizione per 24 mesi dopo la sentenza di condanna in primo grado e per 12 mesi dopo la conferma della condanna in appello. Se la sentenza di impugnazione non interviene in questi tempi, la prescrizione riprende il suo corso e si calcola anche il precedente periodo di sospensione. Anche in caso di successivo proscioglimento o di annullamento della sentenza di condanna in Appello o in Cassazione, il periodo in cui il processo è stato sospeso si calcola ai fini della prescrizione. La commissione Giustizia alla Camera ha conferito il mandato per l`aula ai relatori Enrico Costa (Azione) e Andrea Pellicini (FdI) sulla proposta di legge prescrizione.

“Sulla prescrizione, la nostra perseveranza comincia ad ottenere risultati – afferma in una nota Enrico Costa, deputato di Azione e relatore della legge sulla prescrizione -. Abbiamo presentato la prima proposta di legge sulla prescrizione della legislatura, abbiamo chiesto di incardinarla in commissione, abbiamo ottenuto di inserirla nell’ordine del giorno dell`aula; infine, abbiamo cercato una sintesi con la maggioranza: oggi, finalmente, la commissione Giustizia ha approvato il mandato al relatore. Grande passo avanti”. 

Leggi anche:
Leghisti insofferenti e sarcasmo Crosetto, Vannacci agita centrodestra

“Approvato il mandato al relatore per la riforma della prescrizione – dichiara Andrea Delmastro delle Vedove, deputato di Fratelli d’Italia e Sottosegretario di Stato alla Giustizia -. Archiviamo anni di rimaneggiamenti volti a piazzare bandierine ideologiche. Con la prescrizione sostanziale, mai più cittadini indagati e imputati a vita secondo la sgrammaticata parentesi bonafediana e contro ogni principio garantista, ma voltiamo pagina anche rispetto alla improcedibilità che avrebbe rottomato migliaia di processi, contro ogni pulsione verso l’accertamento di una verità giudiziaria. La giustizia non deve più essere ostaggio di contrapposte curve di oltranzisti, ma il luogo ove si coniugano, con equilibrio, garanzie e diritti da un lato e necessità di pervenire ad una verità giudiziaria dall’altro”, conclude Delmastro delle Vedove.

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti