Il presidente Cantone spiega cosa accade con la riforma del codice appalti

Il presidente Cantone spiega cosa accade con la riforma del codice appalti
1 aprile 2016

Nel giorno in cui il sindaco di Tagliacozzo (L’Aquila) viene arrestato nell’ambito di un’inchiesta sull’affidamento di appalti pubblici, il presidente dell’Anac Raffaele Cantone spiega cosa accadrà con la riforma del codice degli appalti: “Si va verso una maggiore discrezionalità della Pubblica Amministrazione, che deve essere bilanciata da una maggiore trasparenza e da maggiori controlli, il testo all’esame delle commissioni, con piccole correzioni, va nella giusta direzione”. “Certo – ha aggiunto Cantone – nel momento dell’applicazione avrà dei problemi fisiologici come tutte le novità. Del nuovo codice dovremo valutare l’applicazione in non meno di un anno – ha quindi sottolineato – come ogni strumento nuovo ha dei tempi fisiologici, pensare che possa avere effetti di qualunque tipo in tempi più brevi è impossibile”. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei Ministri, Sandro Gozi, ribadisce: “Norme più semplici, meno burocrazia, passiamo da 660 articoli a 217, passiamo da 36.000 stazioni appaltanti a 35, più trasparenza, più appalti per le piccole e medie imprese e una normativa che favorisce la dimensione sociale e ambientale”.

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