Politica

Pressing dell’Europa sulla Brexit. May nella morsa dei ribelli filo-Ue nei Tory

Continua il pressing di Bruxelles sulla Gran Bretagna sulla Brexit. Il capo negoziatore Ue, Michel Barnier ha avvertito Theresa May che ha due settimane di tempo per trovare un accordo sulla sistemazione finanziaria del divorzio dalla Ue, se vuole passare alla fase successiva del negoziato, quella sul commercio, al vertice Ue di dicembre. Il capo negoziatore ha sottolineato che se non ci saranno “progressi reali e sinceri” nelle prossime due settimane sulla Brexit, “ritarderemo la discussione” sul periodo transitorio e le relazioni future tra Unione Europea e Regno Unito. “Non si tratta di risolvere tutto nel dettaglio, ma di fare progressi sinceri e reali – ha sottolineato il capo-negoziatore per l’Ue -. Sul piano politico e tecnico-finanziario dobbiamo avere progressi sufficienti” sui diritti dei cittadini, Irlanda e impegni finanziari. “Non ci siamo ancora”, ha avvertito Barnier. Da cando suo, il capo negoziatore britannico per la Brexit, David Davis, ha escluso ancora una volta l’ipotesi che un accordo con l’Ue possa creare una nuova frontiera all’interno del Regno Unito. “Questo non potrà portare alla creazione di una nuova frontiera all’interno del Regno Unito”, ha detto Davis al termine del sesto round di negoziati con Barnier, nel quale la frontiera con l’Irlanda del Nord era un questione centrale. Intanto, il primo ministro britannico continua la battaglia all’interno del suo partito e avverte i ribelli filo-Ue nei Tory che “non tollererà” tentativi di minare la Brexit.

Un avvertimento che è arrivato in contemporanea con l’annuncio della data e dell’ora esatta in cui si consumerà l’uscita della Gran Bretagna dall’Ue, scrive in esclusiva il Telegraph: alle 23:00 (ora di Londra) del 29 marzo 2019. L’emendamento, voluto da May, sarà dibattuto la settimana prossima alla Camera dei comuni e costringerà i deputati a esprimersi apertamente sulla questione. L’emendamento, ha aggiunto, metterà “nero su bianco” che il Regno Unito lascerà l’Ue. Le 23:00, orario fissato da May, cade in realtà un’ora prima del termine inizialmente previsto, perché la tempistica è dettata da Bruxelles. “Sarà lì, nero su bianco, sulla copertina di questo storico pezzo di legislazione. La Legge sull’uscita dall’Ue è l’elemento legislativo più significativo in questo Parlamento perché è fondamentale per condurre una Brexit ordinata e tranquilla”, ha scritto May sottolineando che “non ci sono dubbi sulla nostra determinazione” perché la Brexit “sta avvenendo”. Le parole ferme di May arrivano dopo l’inizio di un nuovo round di negoziati a Bruxelles e dopo il terremoto interno al suo governo.

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