Primi scontri in commissione. Le reazioni

Prosegue sempre in salita il percorso della manovra-ter all’Ars. E già le prime avvisaglie si sono registrate in commissione Bilancio dove in tarda mattinata s’è chiusa la discussione generale proprio sulla finanziaria. Ad animare la seduta, i primi scontri tra governo – rappresentato dall’assessore all’Economia, Roberto Agnello – e la stessa commissione in merito al tanto contestato contenzioso Stato-Regione – che dovrebbe produrre un risparmio di cassa per circa 5,5 miliardi – e per il quale il governo Crocetta avrebbe già messo nero su bianco.

Eloquente il vice presidente della commissione Bilancio: “Uno pseudo accordo con lo Stato da parte del governo regionale, in merito al quale l’assessore Agnello ha comunicato che non e’ ancora stato firmato il protocollo d’intesa con il ministero”. “Inoltre – incalza Vincenzo Vinciullo – e’ stata chiesta dalla commissione al governo la delibera dell’accordo, che sembra non esistere”. In sostanza, “la commissione pretende di conoscere tutti gli atti per capire a che cosa abbiamo rinunciato”. Intanto, gli emendamenti alla finanziaria continuano a lievitare e finora se ne contano circa 400, facendo ingrassare anche la stessa manovra che è arrivata a circa 800 milioni di euro.

La commissione tornerà a riunirsi mercoledì prossimo. Allora saranno presenti anche i direttori generali di tutti i dipartimenti dell’amministrazione “dal momento che sono emerse incongruenze e disparita’ di opinioni fra gli assessori”, fa sapere ancora Vinciullo. “Oltretutto – aggiunge – quella che e’ arrivata nelle commissioni di merito era una manovra da 535 milioni, alla luce delle modifiche proposte fino ad oggi servirebbe una manovra da 800 milioni”. Insomma, “questo governo deve chiarire molte cose”. In merito ai tempi del varo della manovra, invece, interviene il presidente dell’Ars che è convinto “che entro il 31 luglio verrà esitata”. “Ci sarà un contingentamento dei tempi – spiega – ma nessuna maratona notturna”.

E già arrivano le prime reazioni. “La Finanziaria ter, come predisposta dal Governo regionale, rischia di non dare coperture certe alle molteplici voci di spesa che essa stessa prevede. Piu’ che ad una misura di assestamento sembra di trovarsi di fronte ad una vera e propria macedonia, ricca di interventi tra loro molto diversi, estranei a quella che dovrebbe essere una manovra in perfetto equilibrio tra rigore e crescita”. Ad affermarlo e’ Marco Falcone, capogruppo di Forza Italia all’Ars. “I 500 emendamenti presentati  – aggiunge – sono la naturale conseguenza del cattivo lavoro svolto dall’assessore all’Economia Agnello, che ha dato alla luce un disegno di legge che ha tanto il sapore di una norma omnibus: tanti interventi scoordinati, senza una precisa strategia, che hanno il solo obiettivo di accontentare qualche deputato deluso”.

In campo anche Roberto Di Mauro (Pds). “La manovra finanziaria che ci apprestiamo a discutere e’ il frutto di un trucco ed un inganno – chiosa -. Il trucco e’ legato alla presunta disponibilita’ di risorse derivanti dall’accordo siglato dal Presidente Crocetta col Ministro dell’Economia e delle Finanze. L’inganno e’ quello delle cifre sbandierate da Crocetta, che in realta’ cozzano proprio con quelle dell’accordo, da cui e’ evidente che la Regione si appresta a fare l’ennesimo regalo allo Stato”. L’affermazione del deputato Ars è relativa al provvedimento, “nel quale mancano oltre 100 milioni di euro” e per il quale lo stesso Di Mauro ha di fatto “interrogato” il presidente della Regione.

 

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