Cronaca

“Promuove in rete deviazione sessuale”: 180 frustate a gay saudita

“Diffondeva e promuoveva la deviazione sessuale sui social media”: è questa la motivazione della sentenza pronunciata ieri da un tribunale penale saudita contro un gay, il quale è stato condannato a “nove mesi di carcere e 180 frustate su vari parti del corpo”. A riferirlo sono media del regno saudita, Paese del Golfo che applica una rigida versione dell’Islam.

La sentenza, emessa dal Tribunale penale di Geddah, comprende anche “l’esproprio delle attrezzature di comunicazione che (il condannato, il cui nome non viene indicato) utilizzava per diffondere gli atti di deviazione”, come riporta il sito saudita al Massar online. Non solo ma i giudici ha disposto anche “la chiusura di tutti gli account” dell’uomo accusato di omosessualità il quale “ha firmato un impegno scritto di attenersi alla retta via ed allontanarsi da ogni sospetto una volta scontata la pena di detenzione”. La sentenza è stata subito criticata da utenti dei social media jihadisti che la ritengono troppo “tenera”. “Il giudizio di Allah su un’atto simile è la morte”, come ha scritto sulla piattaforma social Telegram un utente che si firma “Corrente Salafita”. (foto repertorio)

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