“Abbiamo trovato una soluzione” al problema delle maestre precarie, “dando la possibilità agli enti locali di fare piani di assunzione straordinaria su base triennale” 2016-2018. Così la ministra della Pubblica Amministrazione, Marianna Madia, al question time alla Camera, spiegando che la norma è stata inserita “nel provvedimento di urgenza approvato dal Cdm del 20 giugno”. In questo modo, aggiunge, “il prossimo anno avrà un avvio regolare”. Si tratta, sottolinea Madia, “di un problema che il governo sta affrontando da mesi e si è assunto la responsabilità di risolvere”. Ciò, evidenzia, “prima di tutto per dare una risposta seria e concreta alle famiglie, che nei nidi hanno un presidio quotidiano, ma anche per valorizzare le tante, tantissime, professionalità vittime di un cattivo reclutamento”.
La norma che salva le precarie storiche degli asili nido e delle materne sblocca quindi il turnover, consentendo di attingere alle graduatorie comunali per assumere personale in base a un piano triennale, nelle more del quale si può continuare a reclutare i precari con contratto a termine. La normativa europea infatti impedisce i tempi determinati solo in assenza di piani di assunzione. Quanto ai numeri, le cifre in circolazione sono diverse ma quella che ricorrere più frequentemente si aggira intorno alle 5 mila unità.
