Politica

Prossima settimana consultazioni, se sprint governo fra 8 giorni

Dopo l’elezione dei presidenti di Camera e Senato potrebbe arrivare già entro la fine della prossima settimana la nascita del nuovo governo, con ogni probabilità targato Meloni. Tempi abbastanza rapidi, figli della netta vittoria dello schieramento di centrodestra che dovrebbe portare il Colle ad incaricare per la prima volta una donna, la leader Fdi Meloni appunto, di formare l’esecutivo. Sempre che non ci sia bisogno di tempi allungati, alla luce per esempio dell’impegno necessario per superare le frizioni emerse ieri nel voto al Senato su Ignazio La Russa tra FdI e Forza Italia.

Dopo l’elezione dei presidenti di Camera e Senato i parlamentari hanno 48-72 ore di tempo per scegliere il gruppo a cui iscriversi. Martedì prossimo 18 ottobre, alle 14 al Senato e alle 15 alla Camera, sono convocati i gruppi per la loro formale costituzione e per l’elezione dei rispettivi presidenti, senza la nomina dei quali non si possono formare le delegazioni per il Quirinale. La sera di martedì, dunque, potrebbero partire le convocazioni di Mattarella. Lo svolgimento delle consultazioni dovrebbe essere rapido (si capirà per quel giorno se Forza Italia salirà al Quirinale come singola delegazione o in un unico gruppo del centrodestra)- E già giovedì 20 potrebbe essere dato al Quirinale l’incarico al nuovo (…alla nuova…) premier, che accetterà come di consueto con riserva.

Dall’incarico in poi toccherà al (alla) presidente del Consiglio incaricato, avviare le proprie consultazioni. Un giro di orizzonte con gli alleati e forse con altri soggetti che potrebbe durare, a secondo del grado di compattezza dell’attuale maggioranza (con ovvio accordo sulle caselle ministeriali, fatte salve le considerazioni di Mattarella) anche poche ore. Da ricordare comunque, ma era una situazione politica diversa e lontana anni luce dall’attuale, che le consultazioni di Pierluigi Bersani nel 2013 durarono 10 giorni nel corso dei quali – oltre al noto confronto con Grillo e con gli altri partiti – vennero ascoltati anche sindacati, imprenditori, associazioni varie e rappresentanti della cosiddetta società civile. L’obiettivo di questi incontri, soprattutto quelli politici, è assicurare al capo dello Stato l’esistenza di una maggioranza parlamentare in grado di sostenere il governo nella sua azione.

Dopo queste consultazioni il premier incaricato potrebbe sciogliere la riserva venerdì 21 o sabato 22 ottobre e consegnare a Mattarella la lista dei ministri. A seguire il giuramento del nuovo esecutivo che potrebbe svolgersi, come accaduto altre volte, nello stesso giorno dello scioglimento della riserva, se questo dovesse accadere al mattino: sabato 22 o domenica 23 ottobre. Con il presidente del Consiglio dimissionario Mario Draghi, nel frattempo rientrato dal vertice europeo di Bruxelles sul price cap di giovedì 20 e venerdì 21, pronto al passaggio della campanella a palazzo Chigi. E con successivo voto di fiducia del Parlamento al nuovo Governo entra metà dell’ultima settimana di Ottobre.

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