Putin: Mosca combatte per le sue “frontiere storiche” in Ucraina

Putin: Mosca combatte per le sue “frontiere storiche” in Ucraina
Vladimir Putin
22 febbraio 2023

La Russia che combatte secondo Vladimir Putin per le sue “frontiere storiche” in Ucraina, incassa dalla Cina oggi, non la certezza assoluta della visita di Xi Jinping, ma almeno una promessa. Pechino si è impegnata ad approfondire la cooperazione con Mosca e ha detto che non vuole “pressioni esterne” in questa relazione a due, proprio mentre il presidente degli Stati Uniti Joe Biden stava discutendo di sicurezza a Varsavia con i leader del fianco orientale della NATO. Il tutto in una giornata complessa, con il Parlamento russo che ha approvato la sospensione del trattato New Start per la limitazione delle testate nucleari, annunciata ieri dal presidente Vladimir Putin. E lo stesso capo del Cremlino che, dopo l’incontro con Wang, ha partecipato a un bagno di folla allo stadio Luzhniki di Mosca.

“Una delle preghiere più famose inizia con le parole ‘Padre nostro'” ha detto Putin facendo ancora una volta appello alle radici cristiano-ortodosse del suo popolo, ma (in parte) anche di quello ucraino. “Padre, e in questo c’è qualcosa di molto vicino a ogni persona, perché diciamo anche ‘madre patria’. La questione riguarda la famiglia, ma è qualcosa di enorme, potente e anche vicino al cuore di ogni persona: questa è la Patria ed è una famiglia”, ha detto il presidente russo. “E in generale, la Patria è una famiglia nei nostri cuori”, ha aggiunto secondo quanto trasmesso in video. “In questo momento c’è una battaglia in corso sulle nostre frontiere storiche, per il nostro popolo”, ha continuato. “Viene combattuta da uomini coraggiosi. Stanno combattendo eroicamente, coraggiosamente. Siamo orgogliosi di loro”, ha aggiunto. L’intera nazione russa è secondo Putin “il difensore della patria”. “In questo senso, oggi, proteggendo i nostri interessi, proteggendo la nostra gente, proteggendo la nostra cultura, lingua, territori, la nostra gente oggi è il difensore della patria. Inchinatevi a tutti!” ha detto Putin in un concerto-raduno allo stadio Luzhniki della capitale. Il capo dello stato ha elencato coloro che sono difensori della Patria oltre ai militari: operatori sanitari, dipendenti delle imprese della difesa, del settore dei trasporti, nonché coloro che sono presenti alla stessa manifestazione-concerto. 

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Durante la sua uscita sul palco del Luzhniki, Putin ha inoltre parlato con i militari presenti. Entrando nello stadio, il presidente russo ha prima di tutto stretto la mano a loro. “Ci sono persone – eccole qui, accanto a me – ci sono persone che decidono da sole di difendere la cosa più sacra e più cara che abbiamo. Famiglia e Patria”, ha detto. E dopo che è stato suonato l’inno russo, Putin – che ha intonato lui stesso – si è nuovamente avvicinato ai militari per stringere la mano e si è fermato a parlare con alcuni di loro. Il concerto è stato organizzato alla vigilia della festa russa del “Difensore della Patria”, che in tempo di pace era il semplice corrispettivo maschile della festa della donna dell’8 marzo. Ma che ora rappresenta una celebrazione paramilitare, oltre alla vigilia dell’anniversario dell’invasione dell’Ucraina, che il Cremlino si ostina a giustificare come “necessaria” difesa del popolo russo.

Peraltro sulle Colline dei Passeri a Mosca, di fronte allo stadio Luzhniki, sono state notate batterie contraeree schierate. Il fondatore del Conflict Intelligence Team, Ruslan Leviev, lo ha confermato a Dozhd, il canale che ha pubblicato un video: si tratterebbe del complesso Pantsir-S1. Leviev non aveva mai sentito parlare della presenza della difesa aerea in quel punto della capitale russa, mentre si sapeva che ci fossero a Novo-Ogaryovo vicino alla residenza di Putin, sul tetto dell’edificio del Ministero della Difesa e vicino al Cremlino. In questo clima, l’alto rappresentante diplomatico cinese ha incontrato oggi il ministro degli Esteri Sergey Lavrov e lo stesso Putin. Il ministero degli Esteri russo ha negato che il capo della diplomazia moscovita abbia discusso con Wang Yi il piano di pace cinese per l’Ucraina. E’ difficile pensare che non sia stato oggetto di confronto con Putin, tanto più che sembra certo che il collega cinese Xi Jinping lo presenterà la mattina del 24 febbraio.

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