Racket della manodopera straniera, 9 arresti a Catania

Nove persone, 6 di nazionalità rumena, 2 italiane e una ucraina, sono state arrestate dai carabinieri di Catania con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alle estorsioni, insieme ad altri due soggetti indagati a piede libero.Le indagini condotte dalla Compagnia di Paternò hanno documentato l’esistenza di un’organizzazione criminale dedita alla sistematica fornitura di manodopera a basso costo da reclutare in Romania, e da impiegare in Sicilia. Una volta “ingaggiate”, le vittime venivano alloggiate in strutture fatiscenti, e costrette ad accettare condizioni di lavoro in assenza delle garanzie minime di tutela.L’operazione, denominata “Slave”, si è sviluppata attraverso l’acquisizione di numerose dichiarazioni delle vittime (41 quelle identificate). Due imprenditori agricoli erano i mandanti ed effettivi beneficiari del reclutamento della manodopera, compito del quale si occupavano i coindagati che, dopo averla convogliata in Sicilia, ne gestivano tutte le questioni relative alla concreta realizzazione dei lavori.

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