Lukoil, Urso: si può pensare a una nazionalizzazione

Lukoil, Urso: si può pensare a una nazionalizzazione
20 novembre 2022

“La Golden power è uno strumento che non si limita a bloccare un’acquisizione. Se ci sono investitori interessati alla raffineria Lukoil di Priolo, il governo con la Golden power può creare un clima di prescrizioni, stabilendo quali sono le condizioni di investimento, ad esempio su produzione e occupazione” ha detto il ministro delle Imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso, al Festival Città Impresa di Bergamo. 

Secondo Urso però accanto alla Golden power “ci vuole un braccio finanziario per aiutare gli imprenditori che vorrebbero aprire il capitale a investitori stranieri ad esempio per crescere, offrendo un’alternativa e preservando gli interessi nazionali. Così si fa politica industriale”. Il ministro, mette sul tavolo anche l’ipotesi di acquisire lo stabilimento. “L’azienda di Priolo – dice Urso in un’intervista a La Stampa – è un asset strategico nazionale sia per l’approvvigionamento energetico del Paese sia per la filiera dell’industria chimica. Stiamo perseguendo tutte le strade per garantire la continuità produttiva e occupazionale. Non escludiamo nemmeno la nazionalizzazione, come in Germania”.

Intanto, le banche non sbloccano la vertenza Lukoil, dopo l’annuncio di Urso, di un suo pressing sugli istituti di credito attraverso l’Associazione bancaria italiana per concedere le linee di credito alla raffineria. Nel vertice romano a Palazzo Piacentini è stato il tema centrale del tentativo di salvare lo stabilimento di Priolo che dal 5 dicembre non potrà più importare petrolio greggio da Mosca ma che da mesi non può più comprarlo da altri Paesi perché nessuna banca è disposta a garantire gli acquisti malgrado Lukoil sia formalmente svizzera e non colpita da sanzioni. A rassicurare il mondo bancario non è servita la lettera di garanzia del ministero delle Finanze e neanche l’annuncio di Urso sulla disponibilità di Sace, finanziaria del Mef, a fornire garanzie.

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