Raggiunto accordo per evacuazione civili e insorti da Aleppo. Uccise 312mila persone

Raggiunto accordo per evacuazione civili e insorti da Aleppo. Uccise 312mila persone
13 dicembre 2016

E’ stato raggiunto un accordo per l’evacuazione dei civili e dei combattenti ribelli da Aleppo. Lo ha annunciato un responsabile dell’opposizione. “Un accordo è stato raggiunto per l’evacuazione dei residenti di Aleppo, civili e combattenti con le loro armi leggere, dai quartieri assediati in est di Aleppo”, ha detto a France Presse Yasser al-Youssef dall’ufficio politico del gruppo Nurredin al-Zinki, fazione islamista con ruolo chiave in seno all’alleanza di ribelli che difendevano i quartieri orientali della seconda città della Siria. Lo stesso al Youssef ha spiegato l’accordo è stato “sponsorizzato da Russia e Turchia” ed entrerà in vigore “entro le prossime ore”. L’esercito siriano ha il pieno controllo di oltre il 98% di Aleppo Est.

Lo si apprende dal Centro russo per la riconciliazione in Siria, che registra come continui l’esodo dei civili dai quartieri orientali della seconda città siriana. “Nelle ultime 24 ore sono stati liberati dell’esercito del governo siriano altri undici quartieri di Aleppo Est”, si fa sapere. “Ai militanti non restano che 3 chilometri quadrati”. Dall’inizio dell’operazione delle forze siriane il Centro russo per la riconciliazione delle parti in conflitto ha registrato “l’uscita di 110mila civili, tra cui 44.367 bambini. Più di 7000 abitanti sono tornati alle loro case nei distretti liberati nelle aree occidentali della città”. La guerra in Siria ha ucciso oltre 312mila persone di cui 16mila bambini – 90mila delle quali civili – da quando è iniziata, nel marzo 2011, comunica l’Osservatorio siriano dei diritti umani. Il bilancio comprende oltre 53mila ribelli e quasi 110mila combattenti filoregime, tra i quali oltre 60mila soldati siriani, ma anche decine di migliaia migliaia di miliziani siriani, membri del movimento sciita libanese Hezbollah e altri combattenti stranieri. Il gruppo ha indicato che anche 55mila jihadisti sono stati uccisi nei combattimenti, la maggior parte provenienti dallo Stato Islamico o del Fronte Fateh al-Sham, vicino ad al Qaida. L’Osdh ha inoltre indicato di aver registrato la morte di 3.683 persone che non è riuscito a identificare.

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