Rai, Lega: Damilano vergognoso contro Salvini, Fuortes si dimetta

20 settembre 2022

Matteo Salvini

“A dir poco vergognosa la puntata de ‘Il Cavallo e la Torre’ andata in onda ieri sera su Rai3. L’ospite di Damilano, il filosofo francese, Bernard-Henri Lévy ha definito Salvini ‘patetico’, arrivando a paragonare il centrodestra al fascismo e al maresciallo Petain. Tutto questo senza contraddittorio, in barba a qualsiasi legge sulla par condicio e criterio di servizio pubblico. Da noi era tutto previsto e, come chiarito dallo stesso Fuortes in un incontro, deve essere l’Amministratore Delegato a assumersene le responsabilità”. Lo denuncia Alessandro Morelli, responsabile editoria Lega.

“Tra fili rossi e cachet da oltre 200mila euro a giornalisti esterni, purché schierati contro la Lega, la Rai – attacca ancora – è diventata Tele Frattocchie: un danno all’immagine dell’azienda pubblica per cui è giunto il momento che Fuortes si assuma le sue responsabilità, chiuda trasmissioni volutamente di parte di cui è responsabile e si dimetta. Ci auguriamo che gli alleati condividano la nostra battaglia per una Tv di stato più efficiente, imparziale e al vero servizio dei cittadini”.

“Insulti, nessun confronto, dieci minuti di invettiva verso Salvini, la Lega e il centrodestra, pagata con i contributi di tutti gli italiani: la Rai, con la puntata di ieri del programma di Damilano, ha stracciato ogni forma di equilibrio. Una tirata velenosa per gettare fango, inaccettabile da parte di una azienda del servizio pubblico. La Tv di Stato deve essere altro, efficiente, pluralista, rispettosa. Non quella che abbiamo dovuto vedere ieri”, fa eco il vicesegretario e deputato della Lega, Andrea Crippa.

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