Recovery e bilancio Ue, adottate decisioni dopo sblocco dei veti. Tutte le misure approvate formalmente dal Consiglio Ue

Recovery e bilancio Ue, adottate decisioni dopo sblocco dei veti. Tutte le misure approvate formalmente dal Consiglio Ue
14 dicembre 2020

A seguito dell’accordo del Consiglio europeo del 10 e 11 dicembre, sono state approvate formalmente oggi quasi tutte le misure che erano rimaste bloccate, direttamente o indirettamente, dal veto di Polonia e Ungheria, relative al bilancio comunitario pluriennale 2021-2027, all’aumento del tetto delle “risorse proprie”, al Recovery Plan post pandemico, al meccanismo di condizionalità dei fondi relativo al rispetto dello stato di diritto, agli accordi interistituzionali e al bilancio annuale 2021. Il pacchetto finanziario globale, negoziato dai leader dell’Ue al Consiglio europeo di luglio, vale complessivamente 1824,3 miliardi di euro, e combina il prossimo quadro finanziario pluriennale da 1074,3 miliardi di euro e il piano temporaneo di Recovery “Next Generation EU” da 750 miliardi di euro, (a prezzi 2018).

Nuova decisione sulle “risorse proprie”

Il Consiglio Ue ha adottato oggi una serie di atti legislativi che includono la decisione sulle risorse proprie. La decisione, che definisce le modalità di finanziamento del bilancio dell’Ue, deve essere ratificata da tutti i 27 Stati membri in conformità con i loro requisiti costituzionali per entrare in vigore. La sua adozione oggi consente l’avvio del processo di ratifica. Una volta ratificata, la decisione aumenterà l’ammontare massimo di impegni finanziari richiamabili dagli Stati membri in un dato anno per finanziare la spesa dell’Ue (il cosiddetto “tetto delle risorse proprie”) dall’1,20% all’1,40% del Reddito nazionale lordo complessivo dei paesi Ue. L’aumento riflette l’integrazione del Fondo europeo di sviluppo nel bilancio dell’Ue e compensa le conseguenze finanziarie dell’uscita del Regno Unito, un ex contributore netto al bilancio comunitario.

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La Commissione sarà inoltre autorizzata, in via eccezionale, a prendere in prestito temporaneamente fino a 750 miliardi di euro ai prezzi del 2018 sui mercati dei capitali per affrontare le conseguenze della crisi Covid-19, finanziando così il Fondo Rrs (Recovery and Resilience Facility). Parallelamente, il massimale delle risorse proprie sarà eccezionalmente e temporaneamente aumentato di ulteriori 0,6 punti percentuali per coprire tutte le passività dell’Ue derivanti dall’emissione di debito fino a quando tutti i fondi presi in prestito non saranno stati rimborsati. La decisione semplifica anche il calcolo dell’attuale risorsa propria basata sull’Iva e introduce come nuova risorsa propria, a partire dal primo gennaio 2021, un contributo degli Stati membri basato sui rifiuti di imballaggio in plastica non riciclata.

Strumento di Recovery dell’Unione europea

Il Consiglio ha inoltre adottato oggi un regolamento che istituisce lo strumento dell’Unione europea per la ripresa. Il regolamento individua le misure di Recovery da finanziare sui 750 miliardi di euro di fondi presi in prestito sui mercati, definisce i limiti di tempo per l’utilizzo dei fondi e determina la loro assegnazione a diversi programmi dell’Ue. Stabilisce che 390 miliardi di euro dei fondi saranno spesi per il sostegno a fondo perduto, il sostegno rimborsabile tramite strumenti finanziari o per la copertura di garanzie di bilancio e relative spese. Altri 360 miliardi di euro saranno utilizzati per fornire prestiti agli Stati membri.

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Nuovo meccanismo di condizionalità di bilancio

Il Consiglio ha adottato la sua posizione in prima lettura sul progetto di regolamento per un regime generale di condizionalità per la protezione del bilancio dell’Unione. E’ il via libera al voto finale del Parlamento europeo sul regolamento, previsto mercoledì. Il regolamento consente di proteggere il bilancio dell’Ue laddove si accerti che le violazioni dei principi dello stato di diritto in un paese membro incidono sulla sana gestione finanziaria del bilancio comunitario o sulla tutela degli interessi finanziari dell’Unione, o rischiano seriamente di comprometterle.

Completamento del prossimo quadro finanziario pluriennale

Il Consiglio ha deciso di trasmettere il regolamento che stabilisce il quadro finanziario pluriennale (Qfp) per gli anni 2021-2027 al Parlamento europeo. È necessaria l’approvazione dell’Europarlamento, prevista per mercoledì, prima che il Consiglio possa adottare formalmente il Qfp. Parallelamente, il Consiglio ha approvato il progetto di accordo interistituzionale sulla disciplina di bilancio, sulla cooperazione in materia di bilancio e sulla sana gestione finanziaria, nonché sulle nuove risorse proprie, compresa una tabella di marcia verso la loro introduzione. Approvate anche le dichiarazioni congiunte o unilaterali concordate con Parlamento europeo e Commissione nell’ambito dei negoziati conclusi il 10 novembre. Il Parlamento e la Commissione dovrebbero approvarli entro mercoledì.

Bilancio dell’UE per il 2021

Separatamente, sempre oggi il Consiglio ha adottato la sua posizione sul secondo progetto di bilancio per il 2021, presentato dalla Commissione la scorsa settimana. Il progetto di bilancio riflette l’intesa comune raggiunta sul contenuto del bilancio per il 2021 in sede di comitato di conciliazione il 4 dicembre. Il Parlamento europeo dovrebbe adottare il bilancio per il 2021 entro la fine di questa settimana, in modo che il primo bilancio del prossimo quadro finanziario pluriennale possa iniziare a decorrere dal prossimo primo gennaio. Gli impegni totali nel bilancio 2021 sono fissati a 164,2 miliardi di euro e i pagamenti totali a 166,1 miliardi di euro. I finanziamenti sono stati diretti alla mitigazione degli effetti della pandemia, al sostegno per una ripresa sostenibile e alle transizioni verde e digitale dell’Ue, in linea con le priorità affrontate nel prossimo quadro finanziario pluriennale. askanews

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