Reddito di cittadinanza, ora i percettori dovranno lavorare per i Comuni e per le imprese

Reddito di cittadinanza, ora i percettori dovranno lavorare per i Comuni e per le imprese
Luigi Di Maio
29 settembre 2020

Un “tagliando” per il reddito di cittadinanza, prevedendo che i percettori possano svolgere lavori socialmente utili per i Comuni e “si mettano a disposizione anche delle piccole e medie imprese”. Lo scrive in un post su Facebook il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Di Maio definisce “migliorabile” il reddito di cittadinanza, e “d’altronde dopo la pandemia è cambiato tutto: siamo entrati in una crisi economica che oggi deve spingerci a guardare oltre, ad avere una visione e ad aggiornare anche alcuni provvedimenti cardine del MoVimento, proprio come il reddito”. Questo “non significa cancellarlo, anzi. Si può però fare un tagliando, un adeguamento alle attuali necessità del Paese. E questo spirito, oggi, unisce tutto il governo”.

Per Di Maio “è giunto il momento di elaborare un grande progetto per coinvolgere i percettori del reddito nei lavori di pubblica utilità. Soprattutto in questo momento, chi prende il reddito deve poter dare un contributo alla società e soprattutto ai propri Comuni. Nessuno può starsene con le mani in mano nella fase in cui ci troviamo. Stiamo attraversando un momento molto delicato, dal punto di vista economico servirà lo sforzo di tutti ed è bene che i percettori diano un sostegno diretto al Paese, mettendosi a disposizione anche delle piccole e medie imprese. Abbiamo davanti una grande occasione di rinnovamento. Non possiamo perderla”. Di Maio ricorda che “il reddito di cittadinanza è stata una delle principali battaglie del MoVimento 5 Stelle. Arrivati al governo lo abbiamo introdotto adeguandoci alle capacità di spesa del Paese. Certo, avevamo in mente una manovra più profonda, ma occorreva comunque fare un passo avanti, iniziare a dare una direzione. Bisognava tracciare una strada”, perchè “l’aiuto alle persone più deboli è il primo dovere di ogni Stato democratico. Ma ciò non significa che questo aiuto non sia migliorabile”.

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