Referendum Grecia. Chiusi i seggi, il no in vantaggio

Referendum Grecia. Chiusi i seggi, il no in vantaggio
5 luglio 2015

Ora bisogna aspetta solo il risultato. Alle 19 locali (le 18 in Italia) i seggi del referendum che deciderà il futuro della Grecia, e dell’Europa, si sono chiusi. Superato decisamente il quorum del 40%, non resta che attendere lo spoglio. Anche se i dati diffusi dai principali canali televisivi del Paese sono concordi nell’attribuire la vittoria al “no” che avrebbe ottenuto il 51,5% contro il 48,5% dei “sì”. Anche gli exit poll confermano la tendenza con la linea sostenuta dal premier Alexis Tsipras che si attesterebbe tra il 49,5 e il 54,5%.

Il quotidiano britannico Financial Times, invece, poco prima della chiusura aveva visionato un sondaggio riservato che attribuiva al “no” un risultato tra il 51 e il 53%. Insomma tutti sembrano concordi. Anche se il portavoce del governo, Gabriel Sakellaridis, ha già fatto sapere che l’esecutivo “vuole riprendere i negoziati con i creditori internazionali immediatamente in modo da siglare un accordo che consenta al Paese di superare l’attuale crisi. I negoziati che cominceranno devono essere conclusi molto presto, anche nel giro di 48 ore. Faremo tutto il possibile per arrivare a un accordo rapidamente”. Nel frattempo il premier, Alexis Tsipras, è a Palazzo Massimo, la sede del governo, per seguire gli esiti del referendum. Il ministro delle Finanze, Yannis Varoufakis, invece a breve incontrerà i banchieri greci.

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