Renzi-Berlusconi, la sfida continua

Renzi-Berlusconi, la sfida continua
11 ottobre 2015

di Laura Della Pasqua

La questione della successione del sindaco di Roma, Ignazio Marino, segna di fatto l’avvio della campagna elettorale. Renzi che fino all’ultimo ha fatto di tutto per evitare che la situazione precipitasse, ora si trova a dover gestire un clima da pre-voto a cui non è preparato. Il premier ha già mostrato di voler cavalcare temi ad alto tasso di popolarità, le tasse e l’occupazione, la cui efficacia, Berlusconi docet, sembrerebbe garantita. Le prove generali saranno le misure della legge di Stabilità che sarà varata giovedì prossimo. Ieri Renzi parlando a una platea di imprenditori, all’assemblea generale di Unindustria Treviso, ha cominciato a circoscrivere il terreno sul quale darà battaglia al centrodestra. Il premier ha anticipato alcuni dei provvedimenti più rilevanti che faranno parte della manovra economica. Dalla sua gioca il clima più favorevole che c’è a Bruxelles verso l’Italia dopo le riforme sul lavoro. Con la prossima legge di Stabilità, Renzi non avrà la preoccupazione stringente delle coperture giacché gran parte delle misure si faranno a deficit contando sulla ripresa anche se i segnali sono ancora incerti e su margini di flessibilità concessi da Bruxelles.

Ed è questa situazione favorevole che Renzi vuole sfruttare in chiave elettorale. Ieri ha snocciolato i temi con cui conta di risalire la china dei consensi. Ovvero le tasse sulla casa, la lotta alla povertà, le agevolazioni alle imprese, gli sprechi della politica. Ha ribadito che con la Stabilità saranno cancellati Imu e Tasi sulla prima casa per tutti ma ha anche tranquillizzato i sindaci: “saranno compensati fino all’ultimo centesimo”. Non solo. Da gennaio prossimo gli investimenti saranno fuori del patto di stabilità. E sempre nella legge di Stabilità ci sarà un intervento ad hoc per un milione di bambini sotto il livello di povertà. Agli imprenditori Renzi promette lo sconto fiscali per l’acquisto in beni strumentali: “Chi nel 2016 investirà in beni strumentali della propria azienda avrà la possibilità di portare in ammortamento non il 100% ma il 140%. Varrà per un anno solo”. Parlando poi delle riforme istituzionali, Renzi ha replicato alle critiche: “Non riducono il livello della democrazia ma il numero di chi fa politica”. E promette. “Non mollo di un millimetro”.

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