Renzi si dimette ma resta segretario: lascio dopo insediamento Camere e Governo, niente inciuci

5 marzo 2018

“E’ ovvio che io lasci la guida del Pd e come previsto dallo Statuto ho gia’ chiesto di convocare una Assemblea nazionale per aprire la fase congressuale. Questo accadra’ al termine della fase di insediamento del nuovo Parlamento e la formazione del nuovo governo”. Sono le prime parole del segretario del Pd, Matteo Renzi, dopo la sonora sconfitta alle Politiche. L’ex premier, tuttavia, traccia l’agenda politica almeno per i prossimi mesi. “Diremo tre no chiari – precisa – no agli inciuci, no ai caminetti ristretti di chi considera il Pd come un luogo di confronto tra gruppi dirigenti, no a ogni forma di estremismo”. Puntualizza anche che “non c’e’ nessuna fuga, terminata la fase di insediamento del Governo e del Parlamento faro’ un lavoro che mi affascina: il senatore semplice”. Renzi quindi ricorda il collegio per conto del quale svolgera’ il suo mandato parlamentare (“a Firenze, Scandicci, Signa, Lastra a Signa e Impruneta”), facendo rilevare in particolare: “Nel 2018 mi sono ripresentato per l’ennesima volta ai fiorentini, 14 anni dopo, ed e’ impressionante il fatto che continuino a votarmi”. L’ex presidente del Consiglio sottolinea ache che “si riparte dal basso, con molta umilta’ ripartiamo da qui”. E ha conclude: “Restituiamo le chiavi di una casa (riferendosi all’esperienza complessiva di Governo del Pd, ndr) tenuta bene e molto piu’ in ordine”.

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