Scienza e Tecnologia

Ricercatore giapponese scopre vetro che si ripara da solo

Un ricercatore giapponese ha sviluppato – casualmente – un nuovo tipo di vetro che si ripara da solo, semplicemente premendo per alcuni secondi i frammenti rotti uno contro l’altro. L’autore della scoperta si chiama Yu Yanagisawa, e fa ricerca presso l’Università di Tokyo: “Si può creare del vetro con delle sostanze naturali, e la resina acrilica è una di queste – spiega – Il vetro fatto di resina naturale sta diventando un materiale incredibilmente popolare invece del vetro minerale. Nel mio progetto uso una specie di vetro fatto di resina”. “Per esempio, c’è stato un recente incidente nel quale alcune parti di acciaio di un treno Shinkansen super express si sono spezzate. Fratture simili avvengono per l’accumulo di stress. Caratteristica di questo materiale è che non accumula simili stress e un’altra caratteristica che si ripara da solo unendo i pezzi rotti insieme quasi in modo perfetto”.

Una scoperta che apre la strada a un vetro super resistente, che potrebbe triplicare la vita di oggetti come finestrini delle auto, materiali da costruzione, copriwater o acquari per pesci. “Una ferita su un corpo umano guarisce da sola nel tempo – spiega ancora il ricercatore – Il più grande traguardo in questo campo è ottenere un effetto simile nei materiali sintetici. Ciò potrebbe permetterci di creare un’auto che può ‘guarire’ dai graffi da sola”. E’ tuttavia ancora presto per immaginare di riparare da soli lo schermo del nostro smartphone (tra l’altro fatto proprio di questo materiale), perché, sottolinea Yanagisawa l’obiettivo è quello di creare un vetro resina che sia il più resistente possibile e non di riparare gli oggetti rotti.

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