Ok a pagelle toghe, no a test psico-attitudinali. Il Cdm approva due decreti

Ok a pagelle toghe, no a test psico-attitudinali. Il Cdm approva due decreti
27 novembre 2023

Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera, in fase preliminare, a due decreti legislativi attuativi della legge 71 del 17 giugno 2022, relativa alla riforma dell’ordinamento giudiziario. Il primo decreto legislativo, oggetto di esame preliminare, introduce importanti disposizioni riguardanti la riforma dell’assetto della magistratura. Questo comprende la revisione della struttura ordinamentale dei magistrati, mirando a semplificare e rendere più trasparenti le valutazioni di professionalità all’interno del consiglio giudiziario. Inoltre, si modificano i requisiti di accesso alla professione di magistrato per i laureati in giurisprudenza.

Una delle principali novità riguarda la ridefinizione dei criteri per l’assegnazione di incarichi direttivi e semidirettivi, basati su trasparenza e merito. Ciò avviene attraverso la chiara definizione di concetti come merito e attitudini, nel rispetto dell’autonomia del Consiglio Superiore della Magistratura nella valutazione e confronto delle candidature ricevute. Inoltre, si rivede il numero di incarichi semidirettivi, si ridefiniscono i requisiti per accedere alle funzioni di consigliere di Cassazione e di sostituto procuratore generale presso la Corte di Cassazione, e si riforma il procedimento di approvazione delle organizzazioni degli uffici giudicanti.

Il secondo decreto legislativo in esame preliminare riguarda il riordino della disciplina del collocamento fuori ruolo dei magistrati ordinari, amministrativi e contabili. Questo decreto si applica a tali soggetti e prevede il collocamento fuori ruolo obbligatorio in determinate situazioni, come incarichi che non consentono lo svolgimento completo del normale carico di lavoro. Si stabiliscono anche le condizioni in cui un magistrato può essere collocato fuori ruolo senza perdere completamente le responsabilità lavorative, e si definiscono i tempi minimi e massimi per il collocamento fuori ruolo. Sono previste eccezioni e deroghe specifiche.

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Tuttavia, le disposizioni non si applicano ai membri del governo o a cariche elettive. Inoltre, la disciplina non ha effetto retroattivo e si applica solo agli incarichi conferiti o autorizzati dopo l’entrata in vigore del decreto. Questi decreti rappresentano un passo significativo verso una maggiore trasparenza e rigore nel sistema giudiziario, fondamentale per garantire l’efficienza e la qualità delle istituzioni giudiziarie nel Paese.

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