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Roma-Leicester 1-0, giallorossi in finale di Conference

Missione compiuta per la Roma che batte il Leicester 1-0 (1-1 all’andata in Inghilterra) e conquista la prima finale di Conference League. Gara perfetta per la formazione di Mourinho che parte contratta ma poi crea due palle gol con Pellegrini e trova il gol dopo 11 minuti con un bel colpo di testa di Abraham dopo un paio di chance occorse a Pellegrini. La risposta degli inglesi con un tiro di Dewsbury-Hall terminato fuori. La Roma si abbassa un po’ nel finale ma gestisce con discreta semplicità i tentativi del Leicester.

Nella ripresa, il Leicester attacca a testa bassa ma non riesce a creare particolari pericoli a Rui Patricio. La Roma agisce prevalentemente in contropiede e porta a casa un successo preziosissimo. I giallorossi sono l`unica squadra italiana in una finale europea in questa stagione. Bisogna riavvolgere il nastro a 31 anni fa per vedere la Roma in una finale europea: era la stagione 1990/91 e la Roma arrivò a giocarsi la Coppa Uefa contro l`Inter di Trapattoni. Standing ovation dell’Olimpico da parte dei tifosi della Roma e di quelli del Leicester per Claudio Ranieri inquadrato dal tabellone luminoso dello stadio. In finale la Roma affronterà il Feyenoord (0-0 a Marsiaglia). Appuntamento mercoledì 25 maggio alle ore 21 a Tirana

Parla Abraham 

“Non ho parole per la mia squadra, per i tifosi. Un sogno che si realizza. La Roma meritava la finale, sono felicissimo per tutti”. Così Tammy Abraham a Dazn al termine della semifinale di Conference League vinta contro il Leicester. “L`ho sempre detto – ha aggiunto – mi sono innamorato da subito di questi tifosi. Come se giocassi qui da tanti anni. Oggi i tifosi hanno fatto la differenza prima ancora che iniziasse la partita. Alla fine non so dove abbia trovato le energie per festeggiare, in panchina eravamo tutti in piedi. Il fischio finale è stato una liberazione”.

“Questa è una vittoria della famiglia, della famiglia in panchina e dello stadio. Questo è il nostro merito più grande, questa empatia, questo senso di famiglia”. Così José Mourinho a Sky dopo la vittoria nella semifinale di Conference League che vale la finale di Tirana. “Abbiamo fatto una gara straordinaria – continua – magari altri la interpreteranno in un altro modo, ma Rui Patricio ha fatto 2 parate in 180` contro una squadra di Premier League, qualcosa di buono abbiamo fatto. Non voglio dire tanto, dico che i ragazzi sono straordinari e meritano questo. Lunedì abbiamo un`altra partita, dobbiamo finire bene il campionato. Adesso abbiamo fatto un percorso fantastico, abbiamo pagato con punti persi in Serie A, adesso andiamo in finale e vogliamo vincerla”.

Parla Mourinho 

E’ stata una “battaglia” di calcio: “Sì, siamo una squadra che rischia, che pressa ma è impossibile farlo per 90`. Abbiamo abbassato il blocco, siamo passati al 3-5-1-1, la linea dei 5 ha controllato bene, si sono sforzati bene e non era facile senza Mkhitaryan, i sostituti hanno altre caratteristiche. Il modo che posso definire questa storia di arrivare in finale è la famiglia”. Abraham: “Tammy lo sa, mi rifiuto a parlare bene di lui perché può fare meglio e lui lo sa. Ha grandi potenzialità per fare ancora meglio, mi fa fatica accettare chi può fare meglio, voglio di più da Tammy non solo contro la Lazio o contro il Leicester ma sempre. Oggi è la vittoria della famiglia, poi faccio i complimenti a Carletto (Ancelotti, ndr) che è arrivato in finale”.

José Mourinho è il primo allenatore a raggiungere la finale in quattro competizioni europee con quattro squadre differenti: Porto (Coppa UEFA & Champions League), Inter (Champions League), Manchester United (Europa League) e Roma (Conference League). Nel suo palmares ha vinto due Champions (09/10 Inter e 03/04 Porto), una coppa Uefa (02/03 Porto), una Europa League (16/17 Manchester United) ed una Supercoppa europea (97/98 Barcellona)

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