Cronaca

Russia bombarda città ucraine con droni: Kiev sotto attacco, Zelensky punta su colloqui con team Trump

La notte scorsa ha visto un nuovo, massiccio attacco russo contro obiettivi civili in Ucraina, con droni lanciati su diverse città, tra cui la capitale Kiev. L’offensiva, che ha colpito anche aree lontane dalla linea del fronte, ha riportato in primo piano la strategia di Mosca di colpire infrastrutture e centri abitati per indebolire il morale della popolazione e mettere sotto pressione le difese aeree ucraine.

Allarme a Kiev: esplosioni e difesa aerea attivata

Le prime esplosioni sono state udite a Kiev intorno alle 21:30. Il sindaco della capitale, Vitalii Klitschko, ha immediatamente annunciato l’attivazione delle difese aeree cittadine, confermando lo spiegamento di sistemi antiaerei per respingere l’assalto. Poco dopo mezzanotte, il capo dell’amministrazione militare di Kiev, Tymur Tkachenko, ha riferito che la difesa aerea è stata nuovamente messa in allerta, a seguito di nuovi segnali di droni in avvicinamento. L’intera città è stata percorsa da sirene antiaeree, e i cittadini sono stati invitati a raggiungere i rifugi.

Attacchi diffusi: da Zhytomyr a Odessa

L’aeronautica militare ucraina ha confermato che decine di droni, organizzati in “sciame”, hanno sorvolato diverse regioni del paese. Oltre a Kiev, sono state colpite le regioni centrali e meridionali, tra cui Zhytomyr, Odessa e Mykolaiv. Anche zone più vicine al fronte, come Dnipropetrovsk e Kharkiv, hanno subito tentativi di attacco. Secondo fonti militari, molti dei droni sono stati abbattuti prima di raggiungere i loro obiettivi, ma alcuni sono riusciti a causare danni a infrastrutture civili.

Zelensky: “Segnali negativi da Mosca, ma non molleremo”

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha denunciato gli attacchi come parte di una strategia deliberata di terrorismo bellico. In un messaggio pubblicato su X (ex Twitter), ha sottolineato: “Purtroppo i russi stanno attualmente inviando segnali negativi riguardo agli incontri e agli ulteriori sviluppi. Gli attacchi alle nostre città e ai nostri villaggi continuano. Ogni giorno ci sono nuove vittime”. Nonostante ciò, Zelensky ha ribadito la determinazione del governo a proseguire sulla via della resistenza e della diplomazia.

Incontri con il team di Trump per discutere la pace

Nonostante il clima di tensione, l’Ucraina continua a muovere passi diplomatici per cercare una via d’uscita dal conflitto. Zelensky ha annunciato che membri della sua amministrazione incontreranno venerdì a New York rappresentanti del team del presidente Donald Trump. L’incontro, che segue colloqui previsti in Svizzera giovedì, punta a discutere possibili scenari per porre fine alla guerra. “Venerdì, negli Stati Uniti, si terranno riunioni a New York con il team del presidente Trump”, ha dichiarato il leader ucraino nel suo consueto discorso serale.

Olga Stefanishyna nuova ambasciatrice a Washington

In un segnale di rafforzamento dei legami con gli Stati Uniti, Zelensky ha firmato un decreto che nomina Olga Stefanishyna ambasciatrice dell’Ucraina a Washington. Ex vicepremier per l’integrazione europea ed euro-atlantica, Stefanishyna è una figura chiave nell’apertura strategica di Kiev verso l’Occidente. “Ho appena parlato con Olga Stefanishyna, ora nuova ambasciatrice dell’Ucraina negli Stati Uniti d’America”, ha scritto Zelensky sui social. “La cosa più importante da fare è la piena attuazione di tutti gli accordi con Washington, i nostri accordi con il presidente Trump in particolare nel settore della difesa”.

Mercenari colombiani in Ucraina? La versione di Mosca

Nel frattempo, fonti russe citate da Ria Novosti hanno affermato che nella regione di Dnipropetrovsk sarebbero schierati mercenari colombiani a sostegno delle forze ucraine. Secondo queste fonti, metà del personale del 203esimo battaglione della 113esima brigata delle Forze armate ucraine sarebbe composto da cittadini colombiani. La brigata opererebbe nelle vicinanze di Pokrovsk, zona calda del fronte orientale. L’Ucraina non ha ancora confermato né smentito questa informazione, ma l’accusa rientra nella narrativa di Mosca volta a dipingere il conflitto come un’aggressione internazionale sostenuta da “mercenari stranieri”.

Mosca boccia l’ipotesi di un vertice con Zelensky

Nonostante i tentativi diplomatici, la Russia sembra distante da qualsiasi ipotesi di incontro diretto. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha dichiarato che qualsiasi vertice tra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky deve essere “ben preparato”, sottolineando indirettamente che non ci sono prospettive imminenti per un incontro. La dichiarazione arriva in un momento di crescente pressione internazionale per una soluzione negoziata, ma con entrambe le parti che mantengono posizioni inconciliabili.

Pubblicato da
Enzo Marino