Ars, Ardizzone le calunnie e il Barbiere di Siviglia

6 maggio 2014

“Non tutti i deputati sono difendibili e nessuno puo’ coprirsi sotto le calunnie”. Sbotta così dallo scranno più alto di Sala d’Ercole, Giovanni Ardizzone, a pochi minuti dal rinvio dei lavori d’Aula. Sulle critiche per l’acquisto delle auto blu e per il pagamento di un vitalizio all’ex presidente della Regione, Toto’ Cuffaro, in carcere per favoreggiamento alla mafia, Ardizzone non ne vuole più sentire parlare. Per domani ha convocato una conferenza stampa proprio per metter fine alla polemica, almeno questa è la sua intenzione.

Un assaggio l’ha dato nel pomeriggio in Aula, citando il decreto 4 del 10 dicembre 2012, dell’ufficio di presidenza che cancella l’indennita’ su gomma per il Presidente e i Deputati ai quali e’ affidata una vettura di servizio, rispondendo ad alcune critiche mosse durante un paio di interventi in Aula proprio nel pomeriggio. Prima di suonare la campanella, Ardizzone ha citato un’aria del Barbiere di Siviglia di Rossini “la calunnia e’ un venticello”, invitando i deputati ad ascoltare l’opera. “Continuare a soffiare ancora su questo Parlamento, perche’ non ci sono argomenti, e fare da cassa di risonanza a chi ha interesse a delegittimare la Sicilia, non serve a nessuno”, ha sottolineato Ardizzone. “Non escludo  – ha tuonato –  che nel prosieguo l’ufficio di presidenza, e i suoi componenti, continuando l’imperversare di notizie false senza fondamento, prendera’ decisioni in altra sede”.

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